
Alla scoperta dei «piccoli giganti» del Settore Giovanile della Dinamo Banco di Sardegna: palla al capitano dell'Under 13 biancoblu Matteo Sanna
Come e a che età hai iniziato a giocare a basket?
«Ho iniziato a giocare a basket a cinque anni, eravamo tantissimi e ci allenavamo insieme maschi e femmine. A sette anni ho lavorato con Emanuele Rotondo e l'anno scorso ho scelto di giocare nella Dinamo Under 13 e ho avuto la possibilità¡ di crescere proprio assieme a coach Enrico Marongiu».
Seguivi la Dinamo da tifoso prima di entrare a far parte del suo vivaio?
«Seguo con passione la Dinamo, da tre anni ho l'abbonamento che mi permette di vedere dl vivo le partite di campionato al palazzetto insieme a mio padre e a mia sorella, anche loro grandissimi tifosi».
C'è un giocatore cui ti ispiri o ti sei ispirato?
«Il mio grande idolo é Travis Diener. Ho diversi suoi poster in camera mia, mi piace molto il suo modo di giocare da playmaker e infatti, da sempre, ho il suo numero di maglia sulle spalle: il 12».
Da capitano, come descriveresti la tua squadra? Che rapporto hai con i tuoi compagni?
«La nostra squadra é molto affiatata. Siamo in molti, non tutti dello stesso anno. Mi sento molto stimato dai miei compagni, io ricambio dando tutto me stesso in campo e spronandoli ogni volta che si scoraggiano».
Quanto aiuta l'allenamento nella crescita di un cestista?
«L'allenamento é molto importante: ci alleniamo cinque volte alla settimana. Durante le sedute imparo a rispettare gli impegni presi, anche se comportano fatica. Inoltre imparo la tecnica, il rispetto delle regole e a collaborare con i compagni per creare una squadra affiatata».
A proposito di basket…hai un sogno nel cassetto?
«Il mio sogno nel cassetto è crescere sempre di più e diventare un bravo professionista, come Travis».
Sassari, 30 aprile 2014
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna