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24 Nov 2022

Chissà quante volte Deshawn Stephens avrà percorso Figueroa Street per arrivare fino allo Staples Center, ora Crypto.com Arena, per ammirare da vicino i suoi idoli, quelli con la maglia viola, quelli di Los Angeles sponda Lakers. Un ragazzo, come milioni di californiani, innamorato di Kobe Bryant. Chi è nato, cresciuto, ha studiato e giocato nella città degli Angeli ha un legame fortissimo con la propria terra e con il proprio angelo cestistico. E non dimenticherà mai quel giorno del 2010 quando per la prima volta la madre gli diede il permesso di partecipare alla parata della vittoria del titolo, il famoso back to back. Giappone, Turchia, Francia, G-League, la carriera di Deshawn Stephens è cresciuta di pari passo con il suo entusiasmo per il basket, con il sacrificio e la gavetta, il primo step sull’isola a Cagliari nel 2017 portato in A2 da Federico Pasquini, il ritorno lampo oggi per sostituire Onuaku dopo aver rifirmato con l’Igokea, il momento più importante della carriera del lungo californiano. A volte per essere un giocatore che fa la differenza, non contano solo il talento o l’avere mille opzioni diverse, conta esprimere il massimo delle proprie potenzialità all’interno di un gruppo. Difficile non essere travolti dal sorriso di questo ragazzo, che trasmette grande carica ed energia, che vuole correre insieme alla Dinamo per essere competitivo e aiutare i compagni a svoltare la stagione. In estate si diverte a giocare al campetto e guardare il Big Three, massima competizione 3x3, dove c’è un suo grande estimatore che è stato uno dei primi tre americani firmati dalla Dinamo in A1, un ragazzo che volava alto.

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