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07 Dec 2019

L’intervista a Miro Bilan in esclusiva per DinamoMania

Coach Gianmarco Pozzecco l’ha detto diverse volte: “Non ci sono molti giocatori come Miro in Italia e in Europa” ma se lo dite a lui, il gigante croato, scuote la testa e risponde “Il coach esagera sempre quando parla di me”. È fatto così Miro Bilan, centro della nazionale croata classe 1989, un piede perno da far girare la testa ai malati del Gioco, una finezza di lettura come se ne vedono poche, un carattere schivo e umile. Ed è così, in punta di piedi, che il numero 2 è entrato nel cuore dei tifosi, entusiasmandoli con le sue giocate, le sue cifre stellari, il suo postbasso, gli assist no look per i compagni, le esultanze e tanta, tantissima concretezza sul parquet.

Eppure Miro, gigante dal lungo curriculum europeo e onorevole palmares, è al debutto nel campionato italiano, ma ha già un’idea precisa sulla LBA: “Il campionato è molto interessante perché qui tutti possono battere tutti, la competizione è altissima, ma lo sapevo già. Per avere un quadro più definito ho bisogno di più tempo, solo dopo aver giocato contro tutte le squadre potrò avere il polso esatto del quadro”.

Per lui, originario di Sebenico, dove il basket è una religione e fin da bambini aleggia il mito del grande Drazen Petrovic, il confronto è interessante e apprezza l’aria che si respira nella massima serie nostrana: “La cosa più bella del campionato italiano è che ovunque vai le persone sono appassionate e i palazzetti sono pieni, per un giocatore è bello giocare in questo ambiente”.

La Dinamo sta crescendo partita dopo partita, e di pari passo sono cresciute le sue prestazioni sul campo. Qual è la chiave di questo gruppo?

“Credo che nostra chiave sia la chimica, non siamo una squadra egoista e giochiamo insieme; sono profondamente che abbiamo ampi margini di crescita che possiamo raggiungere con il lavoro quotidiano, partita dopo partita”.

Miro viaggia a una media di oltre 13 punti in campionato LBA e 12 in Basketball Champions League, conditi da 5.8 rimbalzi e quasi 2 assist a partita: “Credo di aver trovato il mio ruolo nella squadra _spiega_ più va avanti più ci conosciamo sul campo, adesso i miei compagni sanno in quali situazioni possono affidarsi a me e sono bravi a trovarmi”.                                    

Fortemente voluto da coach Pozzecco che l’ha allenato a Zagabria, SuperMiro è l’unico a poter tracciare un confronto tra il Poz allenatore di qualche anno fa e quello di oggi: “È completamente diverso perché al Cedevita era assistente e quindi molto più rilassato, scherzava sempre. Adesso è molto più serio e stressato ma credo abbia un buon potenziale e possa diventare un ottimo coach”.

L’impatto con Sassari e la Sardegna è stato ottimo: “Sassari è una città piccola ma è un posto molto caloroso dove le persone sono gentili e fanno sentire il loro sostegno. La Sardegna è davvero un’isola meravigliosa dove vivere soprattutto in estate, ha tanti posti incredibili da scoprire”.

E la dimostrazione del calore dei tifosi isolani non si è fatto attendere: “Non mi aspettavo che camminando per la città o semplicemente andando al supermercato mi riconoscessero _racconta sorpreso_ le prime volte mi ha colpito moltissimo”.

Si sa che in squadra è esplosa la Mario-Kart Mania ma Miro non si sbilancia sul premio di Mvp: “In questo momento il più forte è sicuramente uno tra Stefano e Dyshawn, ma loro sono i più esperti, giocano da più tempo: potremo capire nel giro di qualche mese -quando tutti avremo migliorato le nostre abilità- chi è davvero il migliore. Stiamo a vedere”.

E proprio a tema Super Mario è diventata virale l’esultanza della panchina isolana che, quando il numero 2 infila 2 liberi su 2, salta con il pugno alzato come nel celebre videogame: “In verità era la mia esultanza classica _spiega Bilan_ e non era legata a Mario Kart. Poi però i ragazzi hanno notato che somigliava a quella del gioco e, man mano che tutti ci convertivamo a Super Mario Kart, hanno iniziato a farla. Insomma…ci abbiamo preso gusto!”

Altro che Super Mario…Super MIRO!

Sassari, 07 dicembre 2019

Ufficio Comunicazione

Dinamo Banco di Sardegna

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