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01 Mar 2015

Ieri la squadra e lo staff Dinamo ha fatto visita alla tifosa numero uno Susanna Campus portando come guest star la Coppa Italia conquistata domenica scorsa a Desio.

Pacta servanda sunt: con queste parole il presidente Stefano Sardara ha esordito facendo il suo ingresso con la Coppa Italia a casa di Susanna Campus, tenendo fede alla promessa fatta alla tifosa numero uno biancoblu. Come da tradizione così fu lo scorso febbraio e in occasione della Supercoppa, la squadra al completo con staff e dirigenza ha fatto visita a “Susy”, assente per motivi di salute da diverso tempo dal palazzetto, portando la Coppa conquistata a Desio. Come da copione la prima tifosa della Dinamo ha preparato una lettera dedicata ai giganti biancoblu, e ha espresso il desiderio che fosse l'assistant coach Paolo Citrini a leggerla, invece di affidarsi al suo Mytobii (il sistema di scrittura con gli occhi del quale si serve per comunicare) e il General Manager Federico Pasquini a tradurre in inglese in contemporanea per i giocatori stranieri. Con la solita tagliente ironia Susanna ha fatto i complimenti ai ragazzi, sottolineando la grande sinergia vista in campo a Desio: “devo ringraziarvi per aver vinto la coppa per me, stavolta ho visto in campo una vera squadra, ho visto la Dinamo che mi piace, la squadra veloce, che diverte, spavalda, che non ha paura ma soprattutto, una vera squadra. Ricordiamoci che nel basket si gioca in cinque, e voi siete entrati in campo con gli attributi e li avete usati. Non ho visto le ballerine in tutù sul parquet ma eravate agguerriti perché vincere contro Milano non è certo una passeggiata. Eravate compatti ed è per questo che siamo riusciti a sollevare la Coppa”. Un'altra grande conquista per la Diva biancoblu, sostenitrice appassionata della Dinamo e critica numero uno, che continua a sostenere la sua squadra senza farsi intimorire dalla malattia che diciotto anni fa l'ha colpita, la SLA.

“In questi due anni che sono riuscita a tornare a vedere la mia Dinamo, ho realizzato tanti sogni ma soprattutto, 'ho vinto' tre coppe...un bel bottino per una che non si può muovere!”, ironizza.

Tanti i sorrisi e le foto scattate, sotto la rigida regia della padrona di casa, e un brindisi unanime al futuro, in attesa di rivedere presto Susanna al PalaSerradimigni. Perché se è vero che in ogni giocatore biancoblu in campo c'è un po' di Susanna è vero anche che il palazzetto senza Susanna perde la più appassionata e sfegatata delle tifose silenziose, dall'incredibile forza e determinazione, dotata del grande dono di trasformare ogni difficoltà in una grande e importante lezione di vita.

Ti aspettiamo al Palazzetto, Susanna!

 

Sassari, 1 marzo 2015

Ufficio Stampa

Dinamo Banco di Sardegna