
Travis Diener, playmaker americano alla sua seconda stagione in biancoblu, ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa
Ala-Diener. Lo chiamano il genio della lampada, dicono che è il regista perfetto, lui è Travis Diener da Fond du Lac, «TD12», passato Nba alle spalle e classe cristallina da vendere, nemico pubblico numero uno delle difese avversarie, oggetto del desiderio estivo di numerosi club italiani ed europei, sogno azzurro e presente sassarese. Travis Diener è stato uno dei protagonisti della splendida vittoria di domenica scorsa conquistata dalla Dinamo Banco di Sardegna a spese della Pallacanestro Varese, ha giocato per la squadra e con la squadra, riconfermata pedina dello scacchiere biancoblu affidato a coach Meo Sacchetti, arma non convenzionale che aspetta il prossimo appuntamento da parquet per scatenarsi ancora una vota sul campo. E' toccato a lui presentarsi questa mattina in sala stampa e rispondere alle domande dei giornalisti presenti al PalaSerradimigni, con il sorriso stampato sul volto e la massima disponibilità .
Contro Varese è stato un vero Diener show
«Una grande vittoria, una vittoria di tutta la squadra che ha giocato assieme e negli ultimi minuti ha saputo stringersi in difesa e portare a casa il successo. Abbiamo approcciato al meglio il match a differenza di quanto fatto con Avellino e Bologna. Sabato a Treviso ci aspetta una partita difficile, loro hanno perso dei giocatori che sono tornati in Nba, ma noi non dobbiamo abbassare la guardia. Una cosa è certa: l'energia che mettiamo nelle partite in casa ora dobbiamo trovarla anche in trasferta, perché è chiaro che adesso dobbiamo e vogliamo vincere anche lontano da Sassari».
Travis Diener è sempre più osservato speciale delle difese avversarie
«Ne sono felice, anche perché vuol dire che sto facendo bene il mio lavoro da playmaker. Io voglio coinvolgere tutti nella manovra, sono molto competitivo e voglio sempre giocare duramente, farlo al massimo e per il bene della squadra. Non sono assolutamente egoista, la mia dimensione è il campo, è quello che mi fa arrabbiare e mi fa felice perché il mio unico obiettivo è la vittoria. Non importa quanti punti mando a referto, conta la prestazione finale del team. Domenica abbiamo giocato tutti molto bene, e ne sono contento».
Travis & Drake: la coppia perfetta
«Sono felice di giocare con lui, siamo giocatori diversi ma che approcciano il basket allo stesso modo e a mio avviso si completano. Lui è capace di rendere me un giocatore migliore, come del resto io credo di contribuire a rendere lui un giocatore migliore. Anche in questo caso chiaramente, tutto va rapportato al bene della Dinamo. Squadra che è composta da grandi giocatori e uomini, squadra in cui tutti sono importanti e fanno al top la loro parte».
Sassari e la Lega A
«I numeri della classifica dicono che Siena, Milano e Cantù sono al momento le migliori, ma sono convinto che il campionato sia ancora tutto da giocare e che int anti abbiano la possibilità di emergere. A Sassari sto benissimo, un bel posto in cui la gente sta facendo sentire a casa me e mia moglie, che in maggio partorirà mio figlio negli Stati uniti. Non so cosa sarà del mio futuro, per ora mi concentro sul presente. Parlare l'italiano? Bhe se come Drake resterò qui a lungo, e se dovessi diventare italiano, credo dovrò impararlo».
Sassari, 13 dicembre 2011
Giovanni Dessole
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna