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11 Apr 2022

La Dinamo aveva già preso il treno, stava partendo in direzione quarto posto, ma si è resa conto di aver sbagliato binario e a quel punto era troppo tardi per riuscire a tornare indietro. Sassari ha gettato al vento un’altra grande occasione dopo Reggio Emilia, vanificando la straordinaria impresa con Milano. Nonostante l’assenza di Bendzius, le condizioni precarie di Gentile e Diop, la squadra di Bucchi aveva tenuto Pesaro a 50 punti in 30’ (la Vuelle nelle ultime quattro partite casalinghe viaggiava ad oltre 90 punti segnati di media), dando l’impressione più volte di poter scappare definitivamente. I rimbalzi offensivi dell’ultimo quarto, l’impatto di Moretti e la pazzesca prova di Delfino con la beffarda tripla di Tambone come alle Final Eight 2021 hanno messo in ginocchio Sassari, che ha visto passare accanto una vittoria che era già in tasca.

Pesaro ha vinto dopo 8 vittorie consecutive in campionato della Dinamo negli scontri diretti

Il risultato ovviamente nasconde brutalmente gli aspetti positivi come la prestazione da fuoriclasse di Bilan, come l’intesa perfezionata con Robinson, che ha prodotto un asse play pivot che ha fatto faville, senza dimenticare la tenuta difensiva di squadra che è stata determinante. La Dinamo aveva vinto la partita anche con i rimbalzi offensivi prima degli ultimi 5’, aveva sempre avuto l’inerzia, spezzata solo dalla classe di Delfino e dalla voglia di Pesaro di rimanere aggrappata al match, ma nel momento topico aveva scritto il break che sembrava aver deciso l’incontro.

Sembrava perché il Banco ha segnato solo 5 punti in 7 minuti, ha segnato una tripla pazzesca con Kruslin, quella del 68-72, prima di schiantarsi con il 7-0 di Pesaro che prima ha pareggiato con la “spinta” di Jones a Bilan, poi ha sorpassato definitivamente con il siluro di Tambone al 3° rimbalzo consecutivo.

Partita chiusa con l’identico punteggio dell’andata invertito, la Dinamo aveva vinto un finale in volata con l’Olimpia, ma ha lasciato per strada la sconfitta di 1 con Napoli, gli overtime con Bologna e Reggio Emilia, l’ultimo minuto con Tortona e la beffa di Pesaro, che comunque ha meritato la vittoria per il sacrificio e l’atletismo che ha messo in campo nell’ultimo quarto.

Adesso si torna a casa al PalaSerradimigni, quello delle notti magiche, ma arrivano due clienti scomodissimi, la Treviso del neo coach Nicola, reduce dal blitz di Varese che ha rigenerato Sims e la Venezia che sta rimontando clamorosamente dopo un inizio di stagione travagliato e che si può concentrare sul campionato prima degli ottavi di Eurocup dal 20 aprile.

Non si può più sbagliare, in casa vale doppio, gli scontri diretti valgono doppio, ci sono 5 squadre a 22 punti, la classifica è una tonnara, questa volta la Dinamo vuole prendere il treno giusto e non scendere più.