
I canturini vincono all'ultimo secondo per 76-74 dopo un match intenso e combattuto che i biancoblu hanno interpretato al meglio nell'atteggiamento e nella difesa
Il post. Grandi applausi e standing ovation al PalaSerradimigni. La Bennet Cantù si conferma seconda in classifica, terzo incomodo (e forse anche di più) nella lotta scudetto, corazzata coesa e talentuosa. La Dinamo gioca alla pari con l'avversario, mette in campo voglia, difesa, atteggiamento ed un Diener a lunghi tratti in formato Nba. Alla fine a spuntarla sono i canturini di Trinchieri, 76-74, con la Dinamo a sbagliare il tiro del possibile successo e Cantù a chiudere il discorso solo a 22» dall'ultima sirena, epilogo amaro di un match giocato ad alta intensità e ad altissimo livello dalle due formazioni, protagoniste di un grande spettacolo che però, in termini di punti, premia solo i lombardi.
Lo sfondo. Erano 4424 gli spettatori presenti sugli spalti del PalaSerradimigni, fra cui atleti e dirigenti di alcune squadre cittadine di basket e pallamano, giovani protagonisti della palla a spicchi isolana, autorità sportive, politiche ed amministrative fra cui il sindaco di Sassari Gianfranco Ganau e il governatore Ugo Cappellacci. Il tutto ancora una volta sotto le telecamere di Sky Sport, che sono ormai di casa in un palazzetto da vera serie A. Striscioni sugli spalti, bellissima coreografia in curva, entusiasmo alle stelle, doveroso ricordo per lo storico presidente canturino Aldo Allievi..poi la palla a due.
Il match. Hunter apre le danze, risponde Mazzarino dall'arco, la Dinamo difende bene e convinta, Trinchieri cambia il totem Marconato con Ortner, poi è fuga in contropiede con schiacciata di un Devecchi valido in difesa e produttivo anche in attacco. Mazzarino si conferma re dei tiratori All Star Game e colpisce ancora da tre per il +4 Cantù (7-0 i parziale ospite), con Travis Diener che quasi a fil di sirena realizza il canestro del 17-16. Il primo quarto finsice 17-18 per la Bennet. Marconato fa pesare muscoli ed esperienza, la Dinamo però con Hunter, comincia un lungo ed avvincente punto a punto con le due formazioni ad inseguirsi e superarsi vicendevolmanete. Gioco da tre punti di White, 2/2 ai liberi di Micov, break da 8-0 firmato Vanja Plisnic che manda la Bennet al minuto (36-30). A metà gara sono Vanuzzo e compagni a girare in vantaggio: 38-34. Il parziale lombardo (7-0) ribalta il risultato, 40-41, Meo Sacchetti sceglie di parlarci su in panchina, Diener è in giornata, Tabu produce gioco ma anche falli (3° e 4° nel terzo periodo), l'incontro fatica a trovare padrone ed indirizzo ed infatti l'ultimo quarto si apre sul 53 pari. Bomba di Brian Sacchetti ed è bolgia al palazzetto. Mazzarino dalla lunga per il sorpasso Bennet (62-63), Diener con il piglio da leader responsabile, Hunter in panchina per un problema di respirazione in un finale da testa a testa. White inchioda il 70-70 a 3' dalla fine. Tripla di Markoishvili, timeout per Sacchetti. Plisnic realizza in tap in il 74-73, Leunen a -23» regala il vantaggio ai canturini. L'attacco è Dinamo, Mian taglia fuori Diener, il pallone finisce a White che non riesce a trasformarlo nel pareggio o nella vittoria: la tripla non va, a vincere è Cantù.
Le parole. Coach Meo Sacchetti: «C'è amarezza per come è finita, non certo per l'ultimo tiro sbagliato, perché nella pallacanestro sono cose che succedono. Abbiamo invece sbagliato un paio di letture importanti, qualche libero di troppo, contro una squadra che è meritatamente seconda della classe e che nel finale non ha commesso errori. Non ci hanno regalato niente, abbiamo costruito tutto con le nostre forze. Ho visto in campo un atteggiamento giusto ed importante, una difesa che ha risposto molto bene. Il problema è che appena sbagli con avversari come Cantù paghi, questo è un insegnamento utile. Sono soddisfatto per come abbiamo giocato, ma deluso perché non mi piace perdere. Hunter? Ha avuto un problema legato alla respirazione in seguito ad una botta, negli ultimi minuti ha chiesto il cambio e l'ho tenuto fuori». Coach Andrea Trinchieri: «Saluto il miglior difensore di questo campionato – dice in sala stampa incrociando Jack Devecchi -. E' stata una partita stupenda, avrei preferito fosse più brutta ma più comoda. E invece giocare qui è stato molto scomodo. Nel primo tempo sembravamo degli scolaretti di Oxford senz'anima. A Sassari devi giocare con la giusta cattiveria. Al rientro in campo avevamo invece il giusto atteggiamento. Gli sprazzi Nba di Diener ci hanno messo alla prova. Sottolineo i 19 assist, la prestazione di Mian legata all'ultima azione della partita. Andiamo via con due punti pesantissimi, e con la certezza che per oggi Milano non potrà raggiungerci».
Sassari, 27 marzo 2011
Giovanni Dessole
Ufficio Stampa
Polisportiva Dinamo Srl