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20 Feb 2019

Questa mattina in piazza d’Italia, il presidente Stefano Sardara, il coach Gianmarco Pozzecco e i giocatori Marco Spissu e Justin Carter, testimonial dell’iniziativa della Polizia di Stato

I social come straordinario mezzo di comunicazione e relazione ma anche come potenziale pericolo, specie per i più giovani. Questa mattina in piazza d’Italia insieme con i tanti studenti delle scuole cittadine c’erano anche il presidente della Dinamo Stefano Sardara, il coach biancoblu Gianmarco Pozzecco e i giocatori Marco Spissu e Justin Carter, che hanno preso parte all’iniziativa della Polizia di Stato che in collaborazione con il Muir e l’Autorità garante per l’adolescenza e l’infanzia ha dato il via all’edizione 2019 di "Una vita da social", la campagna itinerante di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi connessi all’utilizzo di internet e dei social media. Per giovani le parole dei testimonial biancoblu: “Quando avevo la vostra età - ha aperto il presidente Sardara - non esistevano i social e le persone si incontravano uscendo e frequentandosi di persona. Certe compagnie le evitavamo perché vedevamo la loro faccia e se non ci piaceva giravamo al largo. Oggi, con le relazioni sociali che si sviluppano principalmente sui social media, dietro un telefono o la tastiera di un pc, le cose sono molto cambiate. Quando dall’altra parte c’è un amico sapete con chi state parlando ma spesso dall’altra parte si presentano personaggi apparentemente simpatici, brillanti e amichevoli che poi si rivelano completamente diversi da come li avevate immaginati conoscendoli solo attraverso una rete internet. E in questi casi non si tratta solo di fare cattive amicizie ma di correre dei rischi veri, di incrociare persone pericolose. E’ bene che siate sempre consapevoli di questi rischi e che se è il caso chiediate aiuto.”
Concetti ribaditi anche dai due giocatori biancoblu Marco Spissu e Josh Carter - che hanno sottolineato anche l’importanza di prestare attenzione anche a ciò che si pubblica - e dal coach Gianmarco Pozzecco: “Questi mezzi di comunicazione vi rendono la vita decisamente più facile - ha detto ai ragazzi - qualunque cosa voi cerchiate la trovate in un attimo sul web. Noi dovevamo sbatterci un po’ di più, avevano l’enciclopedia, che non era certo immediata e divertente come internet o i social. Però attenzione a non abusare di questi mezzi, che possono essere straordinari quanto pericolosi, anche perché ci sono cose molto più belle da fare nella vita, come uscire con gli amici, praticare sport e fare ciò che vi piace. Ricordatevi che la parte più bella della vita è quella delle passioni, del divertimento, senza il cellulare,

Sassari, 20 febbraio 2019
Ufficio stampa
Dinamo Banco di Sardegna