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07 May 2015

Grande successo questa mattina in piazza d'Italia per la campagna di sensibilizzazione ad un uso corretto della Rete, promossa dalla Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione: testimonial d'eccezione i giocatori della Dinamo Banco di Sardegna.

Dopo il grande successo dello scorso anno, che aveva visto i giganti biancoblu protagonisti a Olbia dell'incontro con centinai di studenti, riparte l'iniziativa promossa dal Servizio postale e dall'Ufficio Relazioni esterne della Polizia di Stato “Una vita da social”, in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione. Un tour itinerante nelle maggiori piazza italiane, per promuovere un uso corretto e consapevole della navigazione internet e dei social network, che costituiscono ormai una parte integrante e rilevante della vita dei ragazzi di oggi.

Dopo la positiva esperienza dello scorso anno anche per la stagione 2015 la Dinamo ha accettato con onore di essere testimonial della campagna di educazione alla legalità su internet per il territorio isolano. Questa mattina “Una vita da social” ha fatto tappa a Sassari, in piazza d'Italia: il vice capitano biancoblu Jack Devecchi insieme a Brian Sacchetti ed Edgar Sosa hanno visitato il Truck, l'autocarro allestito dalla Polizia postale all'interno del quale vengono illustrati ai visitatori le principali insidie della Rete, fornendo consigli per una navigazione sicura.

All'iniziativa hanno partecipato diversi ragazzi degli istituti superiori cittadini che, con curiosità e trasporto, hanno ascoltato i consigli degli esperti, ponendo poi domande e curiosità. Importante il contributo dei giganti biancoblu che hanno raccontato il loro rapporto con i social. A rompere il ghiaccio Brian Sacchetti: “Personalmente uso esclusivamente Facebook, pochissimo Instagram e non ho Twitter. Sto molto attento a ciò che condivido perché la rete è un campo minato e bisogna prestare molta attenzione. Io sono sempre restio a pubblicare cose troppo personali”. Il Ministro della Difesa Giacomo Devecchi, decano biancoblu, ha raccontato una sua esperienza personale: “Mi è capitata una vicenda particolarmente curiosa un po' di tempo fa. Ho pubblicato un tweet assolutamente personale che però qualcuno ha pensato fosse rivolto a lui, fraintendendolo. Ne è seguito un attacco tramite social e questo mi ha fatto capire quanto sia delicato l'uso che bisogna farne”. Infine Edgar Sosa ha spiegato il ruolo che i social media hanno per lui. “Li uso solo per trasmettere messaggi positivi _ ha detto il play dominicano_ la mia fede in Dio. Li uso per condividere con i miei amici e follower lontani i posti bellissimi che vedo qui, nella mia esperienza italiana. I social sono uno strumento positivo e vanno trattati come tali, bisogna evitare di farne un uso scorretto”.

Ancora una volta la Dinamo e i suoi giganti si propongono sul territorio come ambasciatore di un messaggio positivo e incisivo per le nuove generazioni, promuovendo maggiore attenzione nell'uso della Rete, nel rispetto della legalità e della propria sicurezza. L'appuntamento è quindi, al prossimo anno.

Una vita da social. Anche nel 2015 si rinnova la campagna itinerante di educazione alla legalità "Una vita da Social", che raggiungerà gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, gli insegnanti e i loro familiari in tutto il Paese.

Il Progetto, ideato e curato dal Servizio polizia postale e dall'Ufficio relazioni esterne della Polizia di Stato, ha lo scopo d'informare e sensibilizzare gli utilizzatori dei social network sui rischi della Rete.

Simbolo e cuore del Progetto è il Truck, un bus allestito a spazio multimediale che sosterà nelle principali piazze cittadine. Al suo interno esperti della Polizia postale daranno consigli e spiegheranno i principali pericoli che si incontrano sulla Rete per navigare in sicurezza.

Furti d'identità, pedofilia, cyber bullismo, sono alcuni dei problemi in cui si rischia di incorrere se non si presta la dovuta attenzione nella navigazione, e le conseguenze sono a volte tragiche. La cronaca riporta spesso fatti legati al problema del cyber bullismo, che hanno portato al suicidio di alcuni giovanissimi, accendendo i fari sulle conseguenze che può provocare un uso distorto della Rete. La Polizia di Stato con il progetto "Una vita da social", si rivolge a studenti, insegnanti e familiari, per metterli in guardia dai pericoli della Rete, e diffondere un corretto e consapevole uso dei social network. L'iniziativa è rivolta non soltanto agli studenti, ma anche a insegnanti, genitori e a chiunque volesse saperne di più sulle insidie di Internet.

 

Sassari, 07 maggio 2015

Ufficio Stampa

Dinamo Banco di Sardegna