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04 Jan 2011

Coach Meo Sacchetti non cambia approccio e mentalità : «Dobbiamo dare delle risposte in campo, abbiamo dei problemi, non ci nascondiamo ma chiaramente puntiamo a far bene»

Da Varese a Siena. E' una lunga settimana quella che dal post Avellino condurrà  la Dinamo sino al prossimo lunedì. Domenica il match casalingo con gli irpini, giovedì la trasferta di Varese poi domenica ancora in campo, stavolta in Toscana contro la corazzata capolista Siena. La strada è dura ed in salita per la Dinamo a caccia di preziosi punti salvezza, a partire dal viaggio che comincerà  domani alle 19:55 dall'aeroporto di Alghero, con la comitiva biancoblu imbarcata sul volo per Linate e pronta a trasferirsi a Varese. Giovedì mattina allenamento alle ore 10:00, nel pomeriggio alle 18:15, il match c

ontro gli uomini di coach Charlie Recalcati. Giocata la gara si tornerà  subito in campo, per preparare l'incontro di domenica 9 gennaio contro la Montepaschi Siena. Allenamenti a Varese venerdì e sabato mattina, quindi prima di pranzo trasferimento a Siena, rifinitura domenicale al PalaEstra e palla a due contro Lavrinovic e compagni fissata per le 18:15.


Amarcord. Meo Sacchetti è stato a lungo una bandiera della Pallacanestro Varese e della Nazionale azzurra, giocatore atipico ma capace di lasciare il segno in campo e nei ricordi delle tifoserie che dagli spalti sul parquet hanno ammirato le sue imprese. Imprese colorate d'Olimpiade e d'Europeo, di sfide all'ultimo canestro con Cantù e Milano, di poche parole e molti fatti, di istantanee indimenticabili che a distanza di anni, anche quando dal campo Sacchetti passa alla panchina, restano vivide nella memoria. «Tornare a Varese per me è come tornare a casa, nel vero senso della parola. La mia famiglia vive lì, lì io ho vissuto i momenti più intensi della mia carriera da giocatore. Ci sono cose che non si possono descrivere, che devi viverle per sentirle sulla pelle. L'emozione è sempre grande, anche se io oggi sono l'allenatore della Dinamo e penso solo e soltanto alla Dinamo». Parola di Romeo Sacchetti, combattente in campo e grintoso coach in panchina. La sfida è difficile, ma nulla è da considerare proibitivo nella pallacanestro: «Mai darsi per vinti contro nessun avversario. A noi servono punti per dare linfa alla nostra classifica, dobbiamo salvarci, sappiamo che è dura ma vogliamo farcela. Loro hanno perso alcune partite e sono in crisi? Non può interessarci, siamo noi a dover giocare la nostra gara. Chiaro che ci manca qualcosa, quel qualcosa che contro Treviso, Roma e Avellino non ci ha permesso di chiudere i conti in nostro favore. Un mix fra rot

azioni, alternative e lucidità , aspetti sui quali dobbiamo lavorare, sui quali concentrare le nostre attenzioni in allenamento, sperando anche in queste fasi di poter contare su intensità  e roster al completo». Varese e Siena, due gare di fuoco in quattro giorni, ma nessuna pau

ra: «Non puoi né devi permettertelo. A Varese vado a giocarmela per vincere e portare punti alla causa salvezza, e come me anche i miei giocatori – chiude coach Meo Sacchetti -. Né presunzione né spregiudicatezza, anzi massimo rispetto ma così deve essere per ogni squadra che scende in campo a giocare la sua partita. Noi abbiamo i nostri problemi, loro i loro. La regola è rimanere concentrati su noi stessi e basta, ed a Varese, ribadisco, andiamo a giocarcela».


Nota stampa. Gli addetti ai lavori che avessero bisogno di informazioni o interviste nel corso della doppia trasferta biancoblu, potranno contattare telefonicamente Luigi Peruzzu che sarà  al seguito della squadra sino al suo ritorno in Sardegna.

Sassari, 04 gennaio 2010

Giovanni Dessole

Ufficio Stampa

Polisportiva Dinamo Srl