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02 Apr 2015

Ieri pomeriggio una delegazione di giocatori della Dinamo ha fatto visita ai bambini ospitati nel “Rifugio Gesù Bambino”, una residenza che accoglie bambini e adolescenti in difficoltà, per consegnare loro parte dei peluches raccolti con il Teddy Bear Toss.

Una visita programmata nel periodo di Natale e posticipata di qualche mese: quando lo scorso 22 dicembre il Teddy Bear Toss, il lancio di peluches dopo il primo canestro valido durante la gara della 11° giornata di campionato, aveva scatenato la generosità del pubblico del PalaSerradimigni, Dinamo e Fondazione avevano subito pensato di destinare parte dei pupazzi ai bimbi in difficoltà. Il pensiero dello staff e della dirigenza biancoblu era andato, oltre ai diversi reparti pediatrici, alle case di accoglienza dove soggiornano bambini e adolescenti che vivono un momento di difficoltà e vengono allontanati dalle proprie famiglie per salvaguardare la propria serenità. Durante i periodi festivi però gli ospiti di questi "rifugi" tornano a casa, per passare le vacanze con i propri cari e le visite erano state posticipate a dopo le feste.

Ieri pomeriggio una delegazione composta da Jack Devecchi, Brian Sacchetti, Shane Lawal, Rakim Sanders e Cheikh Mbodj ha consegnato parte dei pupazzi raccolti durante la partita contro Reggio Emilia lo scorso dicembre agli ospiti del “Rifugio Gesù Bambino”, una casa di accoglienza per bambini e adolescenti che si trovano in situazioni di disagio familiare, allontanati dalle loro famiglie per salvaguardare la loro crescita psicofisica e la loro realizzazione. L'incontro tra i bambini del Rifugio e i giocatori biancoblu è stato carico di emozione per tutti i partecipanti, che si sono trovati in perfetta sintonia dopo un po' di diffidenza iniziale, soprattutto da parte dei più piccoli. Un sorriso, una parola, un abbraccio: a volte bastano semplici gesti per regalare agli altri un momento di serena felicità; i giocatori si sono subito messi a disposizione degli ospiti del Rifugio che si sono sciolti, incuriositi dai peluches, giocando e scherzando con i giganti della Dinamo. Un momento di condivisione destinato a restare nella memoria collettiva, in un incontro che ha rappresentato un momento di crescita e condivisione per tutti i presenti.

La visita di ieri dei giganti biancoblu rappresenta pienamente quella filosofia che Dinamo e Fondazione portano avanti, con attenzione e sensibilità verso la comunità. Perché un piccolo gesto può regalare qualcosa di importante a chi vive un momento di difficoltà ed è destinato a rimanere nella memoria. La Dinamo non intende regalare sorrisi esclusivamente attraverso il campo da gioco e i risultati sportivi, ma vive ed è attiva a 360° sul proprio territorio, con una particolare attenzione a chi attraversa momenti difficili, sposando quello che ormai è qualcosa di più di un semplice slogan: “Ca semus prus de unu giogu”.

Rifugio Gesù Bambino. Il Rifugio Gesù Bambino si trova nella città di Sassari e accoglie al suo interno vari servizi educativi tra cui: i servizi per la prima infanzia, una scuola dell’infanzia paritaria, un centro di aggregazione, un centro diurno di doposcuola e le comunità per minori. Le comunità per minori “Albatros”, “Il Rifugio” e “Cometa” sono situate al secondo piano della nota struttura e accolgono minori di sesso maschile e femminile che vertono in situazioni di disagio familiare, personale e sociale pregiudizievoli per la loro serena crescita psicofisica e la loro realizzazione. I minori vengono allontanati dalla famiglia con decreto del Tribunale per i Minorenni e collocati in comunità dai Servizi Sociali territoriali. La comunità educativa è una struttura residenziale di accoglienza a carattere comunitario di tipo familiare che si propone come luogo protetto di crescita umana, spirituale, culturale, morale e affettiva.

È caratterizzata inoltre dalla convivenza di un gruppo di minori con un’equipe di operatori professionali che svolgono attività con finalità educative e sociali assicurate in forma continuativa attraverso personale qualificato. Il Servizio è volto a creare un ambiente idoneo allo sviluppo dell’ autonomia della persona utilizzando, accanto agli strumenti educativi quotidiani, le potenzialità del gruppo; in particolare nella fase preadolescenziale ed adolescenziale, all’interno di un contesto di riferimento in cui sia possibile rimettere in gioco relazioni con i coetanei, con l’ambiente circostante, con le figure adulte. Le comunità per minori “Albatros” e “Il Rifugio” accolgono minori dai zero ai 18 anni di età, provenienti dal territorio cittadino e non, allontanati temporaneamente dalla famiglia, solitamente in seguito ad un Provvedimento del Tribunale dei Minori.

In casi particolari, se necessario, gli operatori dei servizi possono considerare la possibilità di prosecuzione dell’inserimento oltre il diciottesimo anno di età; questo avviene, soprattutto nel caso in cui il minore debba concludere il suo percorso scolastico o quando il servizio sociale territoriale, in collaborazione con gli operatori della struttura, stiano preparando un progetto di inclusione sociale.

Qualora non sia necessaria la protezione del minore dal nucleo di origine, ma solo un cambio del contesto in cui vive, che lo aiuti a superare i problemi specifici dell’età evolutiva, la struttura è inoltre in grado di accogliere anche minori in regime semi residenziale, offrendo sostegno (in concerto con i servizi pubblici competenti) al nucleo familiare d’origine, garantendo il mantenimento e il proseguimento dell’iter scolastico e favorendo le condizioni di socializzazione affinché l’ospite possa ritrovarsi in un ambiente sociale adeguato. La comunità Albatros può accogliere in servizio residenziale fino ad un massimo di 12 minori di cui 2 in pronta accoglienza. La comunità Il Rifugio può accogliere in regime residenziale sino ad un massimo di 9 minori.

 

Sassari, 2 aprile 2015

Ufficio Stampa

Dinamo Banco di Sardegna