
Il Carnevale di Tempio Pausania (in gallurese Carrasciali Timpiesu) è una manifestazione folkloristica che si svolge durante il carnevale a Tempio Pausania. È il più importante Carnevale allegorico dell'isola, membro (come Viareggio, Cento e Fano) della Federazione Italiana Carnevali. In occasione dell'edizione del 2018, il ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha posizionato il Carrasciali Timpiesu al sesto posto per bellezza in Italia.
La manifestazione, la quale richiama annualmente decine di migliaia tra figuranti e spettatori, consiste dagli anni 60' in suggestive sfilate allegoriche che attraversano il centro storico, i cui carri rappresentano principalmente temi tra i quali prevale la satira politica e sociale, coronate dalla lunga ed affascinante tradizione che traina il Carnevale allegorico principale di Sardegna
IL COMUNICATO DEL SINDACO ADDIS
Cari concittadini sono lieto di comunicare che, durante una riunione con tutta la giunta, alcuni consiglieri di maggioranza, il direttore artistico e i gruppi storici del Carnevale, che avevano aderito al bando per la realizzazione dei carri, abbiamo all'unanimità condiviso e fissato le date per l'edizione 2022 del Carrasciali Timpiesu: 7-8-12-14 Maggio
Ovviamente sono in aggiornamento i protocolli governativi in tema di sicurezza e Covid. Lo stato di emergenza scadrà il 31 marzo
“Il Carnevale rappresenta un momento importante per la città non solo sotto il profilo culturale e tradizionale, ma anche economico e turistico. La direzione artistica lavora già da tempo alla struttura del carnevale per la realizzazione di un’edizione destinata comunque alla storia dell'evento”.
LE SFILATE DEL CARNEVALE
Spiccano i richiami a maschere, tradizioni e balli tipici risalenti al Settecento. Durante la "sei giorni" del Carrasciali Timpiesu, che vede gli albori ogni giovedì grasso dell'anno e finisce il martedì grasso, si sussegue una serie di eventi giornalieri e notturni, tra i quali prevalgono le quattro sfilate principali: la sfilata iniziale il giovedì, due sfilate intermedie la domenica ed il lunedì (quest'ultima dedicata ai bambini) e la sfilata di chiusura del martedì, che si conclude con il processo ed il rogo in piazza di "Sua Maestà Re Giorgio", carro che rappresenta il sovrano del Carnevale di Tempio. L'allestimento in città di numerosi veglioni in maschera e coinvolgenti balli, in concomitanza alle sfilate, rende il Carrasciali Timpiesu unico nel suo genere, il quale attrae ogni anno figuranti e spettatori provenienti da tutta l'isola.
LE ANTICHE MASCHERE GALLURESI
Figurano nei corsi mascherati le antiche maschere galluresi: lu Traicogghju, spirito penitente che trascina una pesante pelle (cogghju) di toro (trau), una sintesi tra una figura animalesca e demoniaca (infatti, si pensava in antichità che gli spiriti si calassero fra gli uomini con sembianze animali) che vuole rappresentare un limite con un uomo selvatico, munito di strumenti capaci di produrre suoni inquietanti indossati assieme ad una pesante pelliccia, una maschera in sughero e dei campanacci o altri oggetti legati e trascinati per terra assieme ad una pelle di toro. La Fuglietta, che rappresenta un'anima sotto forma di figura animale, che ha come unico obiettivo quello di tormentare le vite degli umani; La Reula, una schiera di anime penitenti pari o superiore a 5 che, secondo le credenze popolari, girava per i paesi della Gallura da mezzanotte fino al crepuscolo, anticipatrice e portatrice di eventi funesti o sventure; La Filugnana, che rappresenta la figura della filatrice che, secondo la tradizione, aveva la caratteristica di scandire e porre fine allo scorrere del tempo dell’uomo; Li Linzoli Cupaltati, una caratteristica maschera utilizzata principalmente dalle donne (essa vuole ricreare il divertimento dell'equivoco e del mistero, dopo il passaggio delle anime malvagie), la cui evoluzione ha portato la nascita della più famosa maschera carnevalesca tempiese e gallurese: il domino, caratterizzato da un lenzuolo che copre interamente chi la indossa.
Il gruppo che prende parte alle sfilate del Carrasciali Timpiesu rappresentando tali figure tradizionali è La Mascara Gadduresa di Calangianus.
LA STORIA
Il Carnevale di Tempio ha origine antica. Dal XVII al XIX secolo, esso rappresentava una grande manifestazione che coronava il periodo in cui i lavoratori della terra potevano riposare: i due mesi che vanno dall'Epifania (in gallurese Li Tre Irrè) al sabato della settimana che segue il giovedì grasso (in gallurese Carrascialoni, giorno dell'allestimento della tradizionale pentolaccia), ricchi di balli, canti ed abbuffate.
La figura principale è rappresentata da Giorgio, simbolico re del Carrasciali Timpiesu, il quale, da tradizione, richiama lo spirito della terra che fruttifica, la divinità alla quale in antichità venivano offerti sacrifici nel corso di riti finalizzati ad ingraziarne i favori, al fine principale favorire i raccolti dell'anno corrente. Sopravvive il nome del re divinizzato, in gallurese Gjolgju. Nel susseguirsi dei primi corsi mascherati, Re Giorgio era rappresentato dal fantoccio di Gjolgju Puntogliu, un fantoccio imbottito di paglia e petardi infilzato in un palo, che apriva la versione arcaica delle sfilate moderne. La sorte del sovrano del Carrasciali Timpiesu, in età contemporanea, è analoga a quella tradizionale: Giorgio, oggi rappresentato da un imponente pupazzo di cartapesta, è condannato senza appello al rogo sulla pubblica piazza il martedì grasso di ogni anno dopo un sommario processo suggestivo, il quale segna la chiusura delle festività. Nel corso della "sei giorni" del Carrasciali Timpiesu, precisamente a partire dalla sfilata intermedia di domenica, Re Giorgio incontra e sposa la popolana Mannena, anch'essa rappresentata da un carro di cartapesta, la quale lo accompagnerà fino alla definitiva condanna a morte.