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27 Apr 2016

Domani, giovedì 28 aprile, i campioni della Dinamo, squadra della Sardegna, celebreranno Sa die de sa Sardigna: giornata di festa in memoria di vespri sardi dell'aprile del 1794. Appuntamento con i giganti al Dinamo Store di via Nenni dalle 15:30 alle 16:30.

Il 28 aprile è una giornata speciale per la Sardegna, si celebra infatti la festa del popolo sardo che, nel 1794, diede vita a quei moti che costituirono la prima presa di coscienza dei propri mezzi. Ambasciatrice della Sardegna in Italia ed Europa, la Dinamo –prima realtà cestistica isolana con lo scudetto cucito sul petto- celebra la “Giornata del popolo sardo” insieme alla sua gente, unendosi ai festeggiamenti di un'isola intera, impegnata da Sassari a Cagliari, da Oristano a Nuoro, a commemorare questa importante ricorrenza. Una giornata all'insegna della tradizione e dell'identità, con la chiara e orgogliosa consapevolezza della storia dove affondano le nostre radici. “Sardigna, terra de migrantes” è il tema scelto per le celebrazioni del 2016, nel segno di chi ha dovuto lasciare l’Isola per cercare fortuna. Un’isola che però richiama sempre a sé i suoi figli. Nel segno dell’appartenenza a questa terra, la Dinamo, squadra dell’isola, dà appuntamento ai tifosi al Dinamo Store di Sassari per festeggiare insieme il suo giorno.

Ti aspettiamo al Dinamo Store. Nella giornata di domani, giovedì, 28 aprile, i giganti della palla a spicchi danno appuntamento al popolo biancoblu al Dinamo Store di via Pietro Nenni 2/22 a Sassari prima dell'allenamento serale. Il roster al completo sarà a disposizione di tifosi e appassionati, un momento dedicato all’immenso popolo biancoblu che ogni giorno segue le imprese del club e lo sostiene con entusiasmo. Uno spazio nel segno dell’orgoglio e dell’identità, dell’eccellenza sportiva e della passione: i giocatori saranno ben lieti di scattare foto, scambiare due chiacchiere e firmare autografi con i presenti. In occasione di questa giornata i completi da gara dei campioni d’Italia saranno scontati del 30%: un’occasione per acquistare un oggetto da collezione ,la storica prima maglia con il Tricolore cucito sul petto e la divisa della più importante competizione europea, l’Eurolega. Appuntamento al Dinamo Store, in via Pietro Nenni, domani a partire dalle 15:30 alle 16:30.

Sa die de sa Sardigna. Istituita come festività nell'ottobre del 1994 dal Consiglio Regionale della Sardegna, in questa giornata di celebrano i moti che hanno portato, nell'aprile del 1794 alla cacciata del vicerè Vincenzo Balbiano e dei dirigenti sabaudi. Sa die de sa Sardigna è la festa del popolo sardo che ricorda i cosiddetti "Vespri Sardi", cioè l'insurrezione popolare del 28 aprile 1794 con il quale si allontanarono da Cagliari i Piemontesi e il viceré Balbiano in seguito al rifiuto del governo torinese di soddisfare le richieste dell'isola titolare del Regno di Sardegna. I Sardi chiedevano che venisse loro riservata una parte degli impieghi civili e militari e una maggiore autonomia rispetto alle decisioni della classe dirigente locale. Il governo piemontese rifiutò di accogliere qualsiasi richiesta, perciò la borghesia cittadina con l'aiuto del resto della popolazione scatenò il moto insurrezionale. Il movimento di ribellione era iniziato già negli anni Ottanta del Settecento ed era proseguito negli anni Novanta toccando tutta l'isola. Le ragioni erano di ordine politico ed economico insieme. Il motivo del malcontento popolare era dovuto anche al fatto che la Sardegna era stata coinvolta nella guerra della Francia rivoluzionaria contro gli stati europei e dunque contro il Piemonte. Nel 1793 una flotta francese aveva tentato di impadronirsi dell'isola, sbarcando a Carloforte e insistendo successivamente anche a Cagliari. I Sardi però opposero resistenza con ogni mezzo, in difesa della loro terra e dei Piemontesi che dominavano allora in Sardegna. Questa resistenza ai Francesi aveva entusiasmato gli animi, perciò ci si aspettava un riconoscimento ed una ricompensa dal governo sabaudo per la fedeltà dimostrata alla Corona. La scintilla che fece esplodere la contestazione fu l'arresto ordinato dal viceré di due capi del partito patriottico, gli avvocati cagliaritani Vincenzo Cabras ed Efisio Pintor. Era il 28 aprile del 1794: la popolazione inferocita decise di allontanare dalla città il viceré Balbiano e tutti i Piemontesi, che nel mese di maggio di quell'anno furono imbarcati con la forza e rispediti nella loro regione. Incoraggiati dalle vicende cagliaritane, gli abitanti di Alghero e Sassari fecero altrettanto.

 

Sassari, 27 aprile 2016

Ufficio Stampa

Dinamo Banco di Sardegna