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18 Jun 2020

Un viaggio intercontinentale grazie alla disponibilità dei circoli sardi nel mondo che questa sera hanno accolto l’invito di DinamoTV. I padroni di casa Paolo Citrini e Valentina Sanna insieme al presidente Stefano Sardara e Geppi Cucciari hanno incontrato le "ambasciate sarde" di Buenos Aires, Udine, Madrid, Tucuman e Rosario. Ed è stata proprio la madrina biancoblu ad aprire la puntata special edition di Casa Dinamo sottolineando due caratteristiche fondamentali dell’identità sarda: “Senso di appartenenza e della memoria, crescere in un'isola fortifica chi cresce lì ma chi ha radici solide come quelle sarde può andare ovunque senza dimenticarsi di se stesso”.

Il giro del mondo è partito dalla capitale argentina di Buenos Aires per poi far rotta verso l'Europa con le tappe in nord Italia e in Spagna prima di ritornare ancora una volta in Argentina con i collegamenti da Tucuman e Rosario dove i sardi nel mondo hanno raccontato le loro attività all'interno dei. circoli.

Circolo di San Isidro di Buenos Aires (Argentina), Magalì Misses Serra: “Il mio rapporto con la Sardegna è iniziato quando ero piccola, sin da subito i miei genitori mi hanno fatto conoscere la cultura sarda, una delle cose più importanti è sicuramente aver trovato persone che hanno le mie stesse radici. Grazie ai circoli ho creato delle amicizie con altri sardi di seconda e terza generazione. Il piatto tipico sardo preferito? Le seadas e i culurgiones, il primo cibo assaggiato qui in Argentina invece son stati gli gnocchetti. Siamo una grande famiglia sarda in Argentina, ci incontriamo ogni anno, noi giovani abbiamo avuto la possibilità di partecipare ad un progetto e per la prima volta siamo stati in Sardegna anni fa, questo ci ha permesso di fortificare il nostro legame. Personalmente quando sono arrivata sull’Isola mi sono innamorata di Cagliari. I sardi? Pur non avendo mai vissuto nella mia terra d'origine so che sono persone con un carattere forte e una cuore enorme, penso di rispecchiarmi in questo pur non essendo nata in Sardegna”.

Circolo sardo Montanaru di Udine rappresentato dal trio Domenico, Gianluca e Matteo: “Il nostro circolo è nato nel 1977 e supporta i sardi emigrati in questa zona sin dai tempi in cui viaggiare e rientrare in Sardegna era più difficile di adesso. Appena arrivati a Udine abbiamo scoperto che questa realtà era conosciuta da tutti, è bello stare qui, grazie al circolo si sono create tante amicizie e siamo un punto di riferimento per la città”.

Circolo Ichnusa di Madrid (Spagna), Gianni Garbati: “Una volta in Spagna non si arrivava con l'obiettivo di lavorare, al contrario io sono qua da vent’anni proprio per scelta lavorativa e a poco a poco grazie ad un passaparola ho notato come pian piano anche i sardi sono arrivati da queste parti. Posso confermare che qui si vive bene, si va via dalla Sardegna ma ci si trova in un paese che è in grado di dare sicurezze al cittadino”

Circolo Sardo del Noroeste Argentino di Tucuman (Argentina), Cinzia Loi: “La provincia di Tucuman è una specie di provincia sarda oltreoceano, il circolo è riuscito a censirne circa 3000, il cognome più diffuso è Sanna. Divulghiamo la cultura e le tradizioni sarde e il turismo in Sardegna grazie ad una trasmissione televisiva che va in onda da vent’anni. Le porte del circolo sono sempre aperte, di recente abbiamo collaborato con una famiglia che si era dovuta separare tra Argentina e Italia a causa dell'emergenza Coronavirus”.

Circolo Sardo di Rosario (Argentina), Joana Tevez Fara: “Nel nostro circolo balliamo il ballo sardo, portiamo avanti questa tradizione con tutte le varianti che ci sono nelle diverse zone dell’Isola e anni fa ci siamo incontrati con il gruppo folk di Ittiri. Io vivo il circolo da otto anni, è come una seconda casa, sembra di essere in Sardegna quando si frequenta questa realtà”.
 

Sassari, 18 giugno 2020
Ufficio Comunicazione
Dinamo Banco di Sardegna