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10 May 2018

Questa sera al Circolo sassarese, la cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento alla Dinamo e al presidente Sardara

La Dinamo e il presidente Stefano Sardara ricevono il Premio "Ing. Francesco Sisini - Parajo d'Oro", che quest’anno celebra il cinquantesimo anniversario dalla fondazione. Un riconoscimento prestigioso per la Dinamo sportiva, la Dinamo azienda e la loro guida, il presidente Stefano Sardara, non solo per i meriti sportivi ma soprattutto per il modello organizzativo che ha portato il club al top della scena nazionale e internazionale, orgoglio della città di Sassari e dell’intera isola. Premiata anche un’altra eccellenza tutta made in Sassari, Abinsula, strat up specializzata nella produzione di software per dispositivi integrati e per automobili.
In apertura della serata organizzata dal Rotary Club Sassari e dalla famiglia Sisini - in cui erano ospiti anche il capitano Jack Devecchi, Marco Spissu, il gm Federico Pasquini e coach Zare Markovski - il saluto del presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru, del sindaco di Sassari Nicola Sanna e dell’arcivescovo monsignor Gianfranco Saba.
A fare gli onori di casa Luciano Cicu, presidente della giuria per l’assegnazione del Parajo d’Oro e presidente del Rotary Club Sassari, che ha brevemente ripercorso la storia dello sviluppo di Sassari, dal fervore culturale ed economico che a partire dal secondo dopoguerra ha contrassegnato la crescita della città, anche grazie a grandi personalità come Cossiga, Berlinguer, Pigliaru, che hanno dato impulso alla politica di sviluppo. “Dinamo e Abinsula – ha detto - hanno compiuto qualcosa di prodigioso, nessuno poteva immaginare che una realtà come la Dinamo potesse arrivare a vincere campionato e coppe, così come Abinsula, avventura imprenditoriale partita con 10mila euro, potesse arrivare a competere in tutto il mondo.  Il loro successo non è un caso, ma il frutto di fatica, sacrificio e impegno, oltre che di talento”. 
“Certe imprese ce le si aspetta da Milano, non da una realtà come Sassari – ha aggiunto Antonio di Rosa, direttore della Nuova Sardegna e moderatore della cerimonia di premiazione - .Eppure in una società fondata 60 anni fa in un campetto di cemento, grazie alla passione di una intera città che ha sempre coltivato il sogno, 55 anni dopo arriva questo ciclone che è il presidente Sardara e vince tutto. Oggi noi premiamo una grande azienda, che quest’anno non ha vinto nulla ma che si impone sempre come grande realtà sportiva, sociale ed economica. Lo sport non è buono solo quando si vince”.

Parole di grande apprezzamento e riconoscimento per il lavoro di tutto il Club: “Il nostro obiettivo all’inizio era quello di riuscire a costruire una azienda - ha detto il presidente Stefano Sardara - siamo passati da società sportiva ad azienda sportiva. Quella di oggi è una realtà che ha necessità di fare sistema con tutti ma che è in grado di reggessi da sola. Abbiamo creato tanto, dagli Store alle Club House, e ora l’Academy di Cagliari, un passo molto importante per l’intero movimento e modello che in molti ci invidiano e iniziano a imitare. La dinamo ha sempre rappresentato un modo di essere, a prescindere dai risultati – ha aggiunto il presidente - . Attraversiamo un periodo sociale in cui dobbiamo imparare che occorre crescere ma occorre anche stabilizzarsi, ed ora stiamo facendo questo”. 
A consegnare il premio Francesco Baggi Sisini, nipote del fondatore del Premio: “Mio nonno diceva che la Sardegna è un piccolo continente, fatto di tante parti, tutte importanti e uniche che si devono mettere insieme – ha detto - .Tanto si è fatto e tanto si può ancora fare fare. Bisogna fare sistema, bisogna essere grandi, bisogna allearsi e perdere un po’ di egoismo, per competere da grandi con i grandi. E la Sardegna lo può fare”.

Le motivazioni. “La squadra della Dinamo Banco di Sardegna e il suo presidente Stefano Sardara – si legge nelle motivazioni della giuria - sono stati ritenuti meritevoli, in quanto hanno raggiunto importanti risultati in campo sia nazionale sia internazionale. Questo ha dato lustro a Sassari e alla Sardegna, in un ambito, quello sportivo, che attraverso la popolarità di cui gode, trasmette ai cittadini il sentimento della vittoria. Sassari e la Sardegna hanno grande bisogno di vittoria e di rinascita, come ha fatto la Dinamo Banco di Sardegna che attraverso la volontà, la determinazione e la competenza, ha dimostrato di rinascere e battere avversari ritenuti, solo poco tempo prima, assolutamente imbattibili”.

Il premio. Una statuetta d’oro raffigurante un Parajo, l’obriere maggiore di una corporazione dell’antica organizzazione dei mestieri. Giunto alla sua trentesima edizione e ai cinquant’anni dalla sua istituzione, fu assegnato per la prima volta nel 1968. Istituito grazie a un generoso fondo messo a disposizione dal Commendator Cavaliere del lavoro Ingegner Giorgio Sisini in ricordo di suo padre Francesco, è riservato ai cittadini Sassaresi e residenti a Sassari, “la cui vita sia parsa rimarchevole per i servizi resi alla collettività, in qualunque campo e con qualsiasi mezzo siano stati svolti”. Ad ogni edizione, una giuria qualificata insieme con un membro della famiglia Sisini assegna il premio a personalità, istituzioni e organizzazioni che abbiano incarnato il concetto alla base del riconoscimento: “per proiettare Sassari verso lo sviluppo attraverso i suoi figli migliori”.

 

Sassari, 10 maggio 2018
Ufficio stampa
Dinamo Banco di Sardegna