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02 Oct 2023

La Dinamo avrebbe bisogno di tempo, di allenarsi insieme, di recuperare gli infortunati e di potersi presentare al campionato con una diversa competitività, di giocarsi le proprie carte con il mazzo che aveva costruito in estate. Purtroppo, non si può guardare al passato o lamentarsi, le partite incombono e una super Napoli ha dimostrato che la serie A1 di questa stagione sarà davvero difficile. La squadra di Milicic ha tirato con percentuali irreali anche con tiri contestati ma Sassari non è mai riuscita a trovare continuità e soprattutto l’impatto giusto a livello difensivo, che è sempre stata l’arma delle squadre di coach Piero Bucchi. Più dura, più pronta, più cattiva, più esperta, la Gevi ha messo a nudo i limiti forzati della Dinamo.

Siamo sicuri che l’identità del Banco non cambierà, il coach della Dinamo crede fermamente nel lavoro in palestra e il debutto con Napoli ha dimostrato che non si può improvvisare niente, se non ti alleni al completo, se hai tanti pezzi mancanti, il conto ti viene prima o poi presentato. Napoli ha potuto innescare il suo grande potenziale offensivo, insieme ci mettiamo l’esordio nel campionato italiano per alcune pedine che dovevano avere un ruolo diverso e che invece hanno dovuto gioco forza sobbarcarsi la pressione della prima in casa. Almeno 40-50 possessi passeranno dalle mani di due assenti di lusso ovvero Tyree e Charalampopoulos, McKinnie è appena arrivato e si dovrà calare nella parte di giocatore di squadra, è mancato anche Raspino per la sua energia e il suo grande apporto difensivo. Il coach non ha mai cercato alibi come nel passato campionato, è palese però che questa è molto lontana dall’essere la Dinamo che è stata pensata in estate con o senza Bendzius (con McKinnie al suo posto)

Il tempo è tiranno, il campionato non aspetta, le prime giornate serviranno alla Dinamo per entrare in condizione, sembra brutto a dirsi ma questa è la realtà, Sassari deve salire di livello e farlo con le partite vere e allenandosi al completo, così si potrà svoltare ed essere veramente competitivi. Cremona diventa già dura perché la squadra di Cavina ha l’entusiasmo della neopromossa, è al completo e debutta in casa dopo la partita persa al fotofinish a Trento. Treviso a lungo avanti a Milano, Pesaro che perde all’ultimo possesso a Brescia, Scafati che lotta fino alla fine con Bologna, non esistono avversari facili, se non sei al massimo rischi con chiunque.

La parola d’ordine è rimanere compatti, uniti, remare tutti dalla stessa parte con energia, spirito e serenità, quello è che sempre stato il DNA della Dinamo, guardare indietro o rimuginare crea solo tensione, testa alta e tanta voglia di recuperare il tempo perso.