L’intervista al responsabile del settore giovanile della Dinamo Banco di Sardegna Giovanni Piras
Dopo quasi un anno di stop riparte l’attività del settore giovanile in Italia: nei giorni scorsi la Fip ha pubblicato il protocollo sanitario approvato dal Coni per la riprese delle attività sportive di interesse nazionale, dilettanti e giovanili. È quindi pronta a ripartire la macchina del settore giovanile della Dinamo Banco di Sardegna che, a partire dall’inizio di questa settimana, ha attivato l’iter per rimettersi in moto a partire dalle visite mediche fino ai tamponi obbligatori prescritti prima della ripresa dal protocollo.
C’è fermento negli uffici del PalaSerradimigni, dove si lavora senza sosta per programmare gli allenamenti. C’è però grande soddisfazione ed entusiasmo, come spiega il responsabile del settore giovanile Dinamo Giovanni Piras: “Siamo pronti a ripartire e non vediamo l’ora. Lavoreremo nel totale rispetto del protocollo stilato dal Coni e inviato dalla Fip a tutte le società: nella giornata di oggi termineremo la fase di screening degli atleti, ultimando i tamponi su tutti i giocatori delle giovanili mentre da domani -finalmente- si ritorna in palestra. Dico finalmente perché i ragazzi non ce la facevano più, ci hanno martellato di telefonate e non vedevano l’ora di ripartire”.
L’attesa, durata quasi un anno, ha messo a dura prova i giovani atleti: “Sinceramente avevo dei dubbi su quanti sarebbero tornati in palestra, non nego che temevo l’abbandono da una parte dei ragazzi e invece con estrema soddisfazione devo dire che il 99,9% dei ragazzi hanno voglia di tornare e torneranno _spiega Piras_. Sono tutti pronti a ripartire, questo mi fa immensamente piacere”. L’incognita resta ancora la ripartenza dei campionati ma la dirigenza del settore giovanile ha pensato a piani alternativi: “Ancora non sappiamo quando e se ripartiranno i campionati, chiaramente speriamo avvenga al più presto ma sappiamo che bisognerà lavorare garantendo prima di tutto agli atleti e alle loro famiglie il massimo della sicurezza. Se non dovessero partire ce ne faremo una ragione e lavoreremo con l’organizzazione di tornei per far vivere la competizione. Per me è davvero un grandissimo passo quello di riportare i ragazzi in palestra, lo dico per noi e per tutto il movimento”.
Le attività ripartiranno dal PalaSerradimigni con i gruppi under e la serie C con i gruppi Torres suddivisi negli spazi della Palestra Bunker e della palestra delle piscine.
L’attesa è stata lunga e tenere l’attenzione viva è stata la mission di allenatori e responsabili, che si sono reinventati durante il lockdown: “Inizialmente devo ringraziare soprattutto Dinamo Tv e l’ufficio comunicazione che ha organizzato degli incontri sulle piattaforme digitali con i ragazzi, eventi che hanno riscosso grande successo. Poi è chiaro che ciò che è mancato di più è quella palla a spicchi che rotola sul campo. Ma davvero non potremmo essere più felici: quando abbiamo detto accendiamo il motore la risposta è stata incredibile, mi ha davvero inorgoglito, hanno risposto tutti presente e questo ci dà grande soddisfazione e grande carica per ripartire. Siamo fortunati perché operiamo prevalentemente con il settore giovanile anche con la serie C Torres mentre le altre società hanno tanti senior che chiaramente giocando per diletto non possono mettere a rischio le loro attività lavorative”.
Ripartire dopo un anno ha tanti risvolti anche dal punto di vista logistico: “Credo che la Fip stia già ragionando sullo slittamento di un anno, passando dalle annate pari a quelle dispari. Un anno così ovviamente non si recupera per le fasce che vanno dall’under 16 all’under 18, che è il periodo più importante per i ragazzi per il loro consolidamento atletico e agonistico. Siamo chiusi da giorni nei nostri uffici per rimettere in moto la macchina perché per quanto fossimo sul pezzo ovviamente ripartire significa iniziare di nuovo, partendo dalle visite mediche e dal calendario con i programmi di allenamento nelle diverse strutture ma ci stiamo lavorando senza sosta e sicuramente sarà tutto perfetto. Mi auguro e faccio i dovuti scongiuri che non ci siano ulteriori blocchi, perché sarebbe davvero problematico”.
In chiusura l’auspicio del responsabile biancoblu per il futuro, dopo la grande lezione della pandemia: “A me la pandemia ha insegnato tanto _spiega_, mi ha permesso di riscoprire tante cose, partendo dal passare più tempo con le mie figlie e i miei affetti. Sono convinto che ai ragazzi abbia insegnato a non dare tutto per scontato perché in qualsiasi momento un evento -grande o piccolo- può sconvolgere la nostra vita. Se faranno tesoro di questo in futuro saranno ancora più attenti. Ho visto nei ragazzi molta responsabilità e penso abbiano compreso a fondo quando gli eventi possano cambiare, se ne faranno tesoro avremo una generazione migliore e più consapevole”.
Sassari, 28 gennaio 2021
Ufficio Comunicazione
Dinamo Banco di Sardegna




