È il momento per la Dinamo di rimanere compatta, di resistere e di continuare a lavorare per trovare quelle vittorie che servono per finire nel migliore dei modi la stagione. La partita di Casale contro Tortona non è stata come le altre trasferte, il Banco ha trovato un avversario in questo momento di altissimo livello (5 vittorie nelle ultime 6 con scarti molto pesanti) con un roster profondo e di qualità, riuscendo a rimanere in partita per 32’, cedendo negli ultimi minuti ma dimostrando di poter avere degli sprazzi molto competitivi. È ovvio che contro questi avversari non bastano, devi essere cinico per tutta la partita, non concedere errori che poi costano carissimo, come l’ultimo minuto del 3° quarto o le due perse ad inizio 4° quarto quando il Banco stava rientrando per la seconda volta.
La tripla di Dowe ha salvato Tortona quando la Dinamo stava facendo il break nel primo quarto, la squadra di Markovic ha avuto la possibilità di creare un gap arrivando a +6, è stata brava la Bertram che ha tanti giocatori di esperienza a livello di Eurolega, oltre che una certezza anche per la Nazionale, ovvero Severini.
La schiacciata di McKinnie (che ha giocato una buonissima partita) aveva riportato il Banco con inerzia a favore sul 52-50. Due liberi sbagliati e la tripla di Ross sulla sirena hanno girato il match.
Il calendario non dice bene a Sassari, Milano e Tortona sono due corazzate, stesso discorso dopo la pausa quando la Dinamo dovrà affrontare in casa la Virtus Bologna per poi andare a Venezia e avere in casa Brescia, che sta distruggendo ogni avversario. Partite sulla carta proibitive, che precedono il doppio delicatissimo turno in trasferta con Trento e Brindisi, in lotta per salvarsi.
Markovic ha detto giustamente che l’obiettivo numero 1 è avere continuità per 40 minuti, la squadra difende, lotta, ci mette del suo anche a livello tattico ma in trasferta contro questo tipo di squadre non è sufficiente.
Adesso due settimane di sosta, un mese di marzo di fuoco e il decisivo mese di aprile, restare uniti, lavorare duramente in palestra e avere la fame di strappare vittorie che valgono doppio.