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20 Oct 2017

Questa mattina in Club House la presentazione della prima iniziativa del progetto Medical Dinamo Lab 

La prima iniziativa del progetto Medical Dinamo Lab, l’equipe di eccellenza nata dalla sinergia tra il club e lo staff medico della prima squadra è stata presentata questa mattina nella Club House societaria. Ad illustrare ai giornalisti l’attività sono stati il dottor Giuseppe Fais, Radiologo-Ecografista, il dottor Gianni Moi (Officine Ortsan), il dottor Giommaria Ventura (Odontoiatra), e il dottor Giuseppe Casu (Medicina generale). Si inizierà con 150 ragazzi tra i 10 e i 14 anni, con un progetto che sarà importante anche dal punto di vista statistico e di banca dati.

Il progetto. Unire le competenze e lavorare in sinergia per studiare e preservare la salute dei giovani atleti: è questo l’obiettivo fondante di Medical Dinamo Lab, progetto nato dalla collaborazione tra i medici dello staff biancoblu sotto il coordinamento del club. Prima tappa del progetto, improntato allo studio delle associazioni tra i disturbi posturale e quelli dell’apparato stomatognatico, sarà lo screening gratuito dedicato ai ragazzi e alle ragazze delle giovanili Dinamo. Negli ultimi anni sono state formulate numerose ipotesi di associazione tra i disturbi posturali e quelli dell’apparato stomatognatico: secondo tali ipotesi, una malocclusione può essere responsabile di modificazioni dell’intero assetto posturale, con alterazioni funzionali e organiche a carico della colonna vertebrale. I ragazzi delle giovanili saranno sottoposti a screening gratuiti sotto l’attento controllo dell’intero staff medico biancoblu, uno staff di eccellenza. Lo screening sarà effettuato attraverso l’uso di macchinari di alta tecnologia secondo un protocollo clinico: la sincromiografia, che permette di valutare i parametri dell’occlusione dentale per mezzo di 4 sonde applicate in prossimità dei muscoli temporali anteriori e masseteri del paziente, e il Formetric, che fa una ricostruzione in tridimensionale del rachide, e fornisce una serie di dati sulla conformazione del dorso, della colonna e del bacino. Per la prima volta in città, si mettono a disposizione in forma gratuita, la competenza e l’esperienza di due importanti aziende e dei suddetti professionisti, nello spirito solidale che anima lo sport, in supporto alle famiglie, e seguendo la traccia segnata dalla società sportiva Dinamo nel corso di questi ultimi anni: dinamicità, eccellenza, obiettivi ambiziosi, organizzazione e successi.

Ad illustrare l’iniziativa Giuseppe Fais, Radiologo : “Il gruppo è nato dalla volontà di mettere a disposizione di tutti l’esperienza in ambito sanitario maturata al seguito di una realtà sportiva importante come la Dinamo. Da tanti anni ci occupiamo prevalentemente dei professionisti della prima squadra e ora si è pensato di proporre le nostre esperienze professionali anche a tutti coloro che ruotano al di fuori del mondo Dinamo e che hanno l’esigenza e il piacere di mantenersi in forma. Quindi ci rivolgiamo a un’ampia parte della popolazione, che va dall’età scolare e un’età avanzata che intende servirsi di questo  e migliorare l’efficienza dal punto di vista fisico. Quello che presentiamo oggi è una iniziativa rivolta soprattutto ai più ai giovani, a partire dal gruppo del settore giovanile della Dinamo. Si tratta di un lavoro multidisciplinare, che si avvale delle più avanzate tecnologie. Per esempio, se parliamo di patologie scoliotiche se un tempo la diagnostica principale era attraverso radiografia, oggi sappiamo che possiamo contare su altri mezzi diagnostici e metodiche all’avanguardia che prevedono di valutare queste problematiche non più con l’utilizzo raggi X, che è opportuno non utilizzare se non nei casi in cui è strettamente necessario, soprattutto nei più giovani. Il nostro staff dispone di mezzi e tecnologie con cui questo si può fare, consentendoci di poter fare uno screening per prevenire eventuali patologie di questo tipo. Si è visto anche che, associate a questo tipo di patologie ci possono essere delle problematiche di natura odontoiatrica e in particolare di tipo occlusale. Per questo il nostro sarà un lavoro di squadra che coinvolge tutti gli specialisti a partire dall’ortopedico, al medico di medicina generale, all’odontoiatra.   

Gianni Moi, Officine Ortopediche Ortsan: "Per questo tipo di indagini utiliziamo le valutazioni quadridimensionali o tridimensionali del movimento. Per il gruppo di giovani dal quale partiremo per avviare questo progetto, verrà effettuato uno screening posturale che valuterà le afferenze posturali più importanti – passo, colonna vertebrale e gnatologica-odontoiatrica. Quando si chiude il cerchio delle valutazioni tridimensionali e quadridimensionali con queste nuovissime tecnologie si avranno fondamentali indicazioni sulle correlazioni sull’atteggiamento ortopedico-occlusivo rilevato ed eventuali patologie. Un elemento importante per la prevenzione nei giovani atleti”.

Giommaria Ventura, Odontoiatra: "Finalmente si sta dando spazio anche all’odontoiatria come branca che si può e si deve occupare della postura. Oggi è chiaro quanto questa parte sia importante nelle problematiche di questo tipo. Attraverso questo screening, con un macchinario all’avanguardia che io utilizzo ormai da tempo e che è diponibile in soltanto due centri in Sardegna, si valuta l’occlusione, elemento che può causare altre patologie o migliorare la prestazione sportiva. Con strumenti tutt’altro che invasivi, in sinergia con le Officine Ortsani, saremo in grado di individuare eventuali problemi e si segnalarli alla nostra equipe, a partire dal medico di medicina generale che indirizzerà dai vari specialisti i giovani atleti”.

Giuseppe Casu, medicina generale: “Il mio compito sarà quello di sottoporre i ragazzi a una visita di medicina generale e di rilevare anche eventuali diverse patologie per poi indirizzarli dai colleghi specialisti nel caso in cui vengano diagnosticate problematiche, da eventuali paramorfismi a diversi problemi strutturali e nei passaggi successivi un ruolo importante lo avranno anche l’ortopedico, il prof Manunta, e i fisioterapici. Uno tra gli elementi più importanti di questo screening è il fatto che la diagnostica sarà effettuata con mezzi non invasivi e senza alcun rischio”.  

 

Sassari, 20 ottobre 2017

Ufficio Stampa

Dinamo Banco di Sardegna