"Noi abbiamo fatto un passo incredibile durante il Covid grazie alla passione del presidente Sardara, che ha investito in un momento in cui nessuno avrebbe mai scommesso sul femminile. E siamo molto orgogliosi perchè in poco tempo abbiamo raggiunto un livello incredibile, fare gli ottavi di finale in Coppa nel femminile è qualcosa di importante: a parte Venezia e Schio che sono due corazzate di un altro pianeta, solo Ragusa nel 2016 aveva centrato questo obiettivo. È una cosa da non sottovalutare, è un traguardo da tenere stretto perché non sappiamo se ci sarà mai più. Bisogna vivere il presente, è ciò che  provo a trasmettere alle mie ragazze, io lo faccio da quando ho perso mio padre: bisogna esserci, senza pensare a vincere o perdere. Giovedì bisogna esserci e applaudire queste ragazze".

L'avversario è ostico: "Ci attende una partita difficile contro una ottima squadra, Montpellier è quarta in classifica nella Pro A francese che è forse il campionato più importante di Europa, dove se la squadra gioca la coppa il giovedì la lega sposta la partita e non le fa giocare il sabato. È professionismo vero. Possono contare sulla pericolosità di due nazionali francesi Badiene e Toure, la belga Lynskens e soprattutto un playmaker fortissimo, Ameryst Alston, che tira con oltre il 40%. Bisogna venire a vedere la Toure, una tre fisica con primo passo elegante ed esplosivo ma soprattutto vedere le nostre giocatrici, io lo dico che quella di quest'anno è forse la squadra più forte che abbia mai costruito. E i risultati lo dimostrano". 

 

Anna Togliani si sta ritagliando un ruolo sempre più importante dando minuti di grande sostanza: "Qua a Sassari si sta bene, in questa società si sta bene. abbiamo avuto una crescita e all'inizio abbiamo fatto fatica, ma è normale quando la squadra è nuova. Il primo a crederci è stato il coach insieme allo staff, avevano ragione. Proseguiamo il nostro cammino prendendo energia dai risultati".

 

La chiave per coach Restivo sarà l'approccio: "Dopo la partita di Brescia non ci portiamo dietro la rabbia, non voglio scorie di quel tipo, ma ci ha lasciato spunti su cui lavorare e la voglia di scendere in campo e giocare partendo dagli errori fatti, a partire dal gestire gli ultimi 3 minuti con più pazienza e serenità, usando tutte le armi a nostra disposizione. Voglio che le ragazze vadano in campo a giocare e divertirsi, voglio che stiano nelle vibrazioni positive, senza avere paura. Le chiavi tattiche saranno aggressività difensiva e ritmo: dovremo essere bravi ad alzare il ritmo, farle correre e cercare di imbrigliarel in attacco. Sarà importante il controllo dei rimbalzi e le palle morte nei momenti di calo". 

 

Sassari, 09 gennaio 2024

Ufficio Comunicazione

Dinamo Banco di Sardegna