
In occasione del rendiconto sociale provinciale 2022 Enrico Ghione e Claudio Spanu ospiti della direzione provinciale Inps per parlare di motivazione
Collaborare con le istituzioni e il territorio è uno dei capisaldi della filosofia biancoblu che, dal 2011 a oggi con la nascita della sua Fondazione Dinamo, porta l’esperienza e la motivazione di giocatori, atleti, tecnici e dirigenti nel territorio in numerosi incontri di vario genere.
Lunedì, nella sede della direzione provinciale dell’Inps, a Sassari, una delegazione della Dinamo Lab Banco di Sardegna è intervenuta nella giornata dedicata al Rendiconto Sociale Provinciale 2022, inserita all’interno dell’evento annuale organizzato dall’Istituto Nazionale di Previdenza sociale.
Nel fitto programma della giornata, con gli interventi tra gli altri del Prefetto, dott.ssa Grazia La Fauci, e del Prof. Andrea Vargiu, del dipartimento di scienze umanistiche dell’Università di Sassari, su invito della dottoressa Alessia Bernardini, direttrice della Direzione provinciale, e grazie all’accorta moderazione della dottoressa Emily Uda il capitano biancoblu Claudio Spanu ed Enrico Ghione, accompagnati da Valentina Sanna dell’ufficio comunicazione, hanno portato la loro testimonianza. Alla platea è stato presentato il progetto Dinamo Lab che, su impulso del vicepresidente Gianmario Dettori, dal 2014 a oggi è diventato un punto di riferimento del basket in carrozzina italiano ed europeo: attraverso l’instancabile attività dentro e fuori dal campo la Lab è diventato uno dei fiori all’occhiello del mondo Dinamo calcando importanti ribalte nazionali e continentali, portando la Sardegna in Europa e l’Europa in Sardegna con due edizioni dell’Eurocup2 organizzate al PalaSerradimigni. L’attività si è estesa anche con la nascita del settore giovanile diventato due anni fa il D junior Team, che disputa la serie B dove i giovani atleti sono cresciuti sportivamente e umanamente sfiorando addirittura la vittoria del primo titolo giovanile.
Ma al di là dell’esperienza sportiva in tema motivazione e determinazione nessuno meglio degli atleti biancoblu possono portare la loro testimonianza: a partire dal capitano Claudio Spanu, finito su una carrozzina a sedici anni dopo una caduta in moto che lo ha portato a una paraplegia. Lo sport è stato il motore del riscatto che lo ha portato a uscire di casa: una motivazione diventata col tempo sempre più forte che gli ha permesso di fare del basket il proprio mestiere raccogliendo importanti soddisfazioni come disputare mondiali ed europei in maglia Azzurra.
Enrico Ghione, piemontese, è arrivato in Sardegna quest’anno sposando il progetto Dinamo dopo il lungo corso con Santo Stefano, con cui ha vissuto tutta l’ascesa della formazione marchigiana dalla promozione alla vittoria del primo storico scudetto. “Il basket in carrozzina mi ha aperto un nuovo punto di vista sulle cose _ha spiegato_ ridimensionando il 90% delle preoccupazioni a cui ero abituato”. Per lui, appassionato di basket, la scintilla con il basket su due ruote è scoccata dopo un’operazione all’anca: “la collaborazione con i miei compagni sul campo è fondamentale perché nel basket in carrozzina esiste un punteggio assegnato a ogni giocatore da 1 a 5 inversamente proporzionale alla disabilità. In campo non ci possono essere in totale più di 14.5 punti. Questo significa che come in un’orchestra dobbiamo essere perfetti, siamo tutti interdipendenti e responsabili gli uni degli altri”.
Sassari, 30 gennaio 2024
Ufficio comunicazione
Dinamo Banco di Sardegna







