Nessuno si aspettava un debutto del genere, una sconfitta che fa male soprattutto per le sensazioni che aveva lasciato Sassari come squadra dal punto di vista della solidità difensiva e della compattezza, specie in uno scontro diretto nel campionato più duro degli ultimi dieci anni. Con undici giocatori nuovi e una chimica da trovare, il roster di Markovic sembrava essere già molto avanti dal punto di vista della coesione. È stato punito fatalità del destino da un ex che era senza contratto come Sorokas, firmato a settembre da Scafati così come Cinciarini, già decisivo nel mancato playoff 2024.
Chiave numero 1: la grande partita di Scafati, che morde, aggredisce, gioca con coraggio e tira con percentuali pazzesche. Zanelli e Cinciarini sono le due menti sul perimetro dove si accende a tratti Gray, talento sopraffino. Pinkins dimostra le sue qualità da lungo atipico che sa fare tutto, mentre Stewart dopo aver subito tutto il match Sokolowski piazza le 3 bombe consecutive che spezzano il match insieme alla partita della vita di Paulius Sorokas, agente spietato nell’ultimo quarto.
Chiave numero 2: la Dinamo non riesce a mordere difensivamente, non riesce ad avere quell’aggressività e quello spirito che aveva sempre avuto da inizio stagione. Ce l’ha tornata dagli spogliatoi dopo il primo tempo, un rush che ribalta completamente il confronto, fisicità, transizione e Sokolowski che due triple porta Sassari sul 50-41.
Chiave numero 3: In quel momento si gioca la partita, in poco più di un minuto Scafati rientra partendo dalla tripla dall’angolo di Cinciarini, il Banco ha in mano i colpi del ko; invece, subisce la rimonta immediata dei campani che rimangono attaccati e poi si prendono il match.
Non è una questione di singoli, è ovvio che la Dinamo sia mancata sul perimetro con Bibbins purtroppo fuori partita e con Fobbs a corrente alternata. L’1/15 da 3 punti e il 4/24 finale certificano il deficit dall’arco anche con tiri completamente aperti. È la legge del basket. Renfro prova a fare il portiere in difesa, Halilovic è protagonista di alcune giocate importanti, ma in generale Sassari non riesce a trovare attori diversi all’interno del confronto, elemento fondamentale per competere a questo livello.
Il calendario mette subito di fronte il Banco alla Milano ferita a Trieste, poi Sporting Lisbona e Napoli, iniziano i trittici coppa-campionato, la Dinamo vuole subito cambiare il trend.