
Le parole di coach Fabio Raimondi in vista dello start del campionato di serie B di basket in carrozzina
Mancano tre settimane allo start del campionato della Dinamo Lab, formazione di basket in carrozzina che il prossimo 2 dicembre inizierà la regular season del campionato di serie B. In vista della prima palla a due, in agenda a Bologna nella prima giornata, coach Fabio Raimondi -al debutto nel ruolo di allenatore- sta lavorando tutti i giorni con la squadra per prepararsi a un campionato che si annuncia tosto.
“La squadra sta prendendo forma e, giorno dopo giorno, siamo sempre più presenti _ commenta coach Raimondi_ mi rendo conto di essere molto esigente e duro come allenatore ma sono convinto che sia questa la strada da seguire se vogliamo fare qualcosa di importante. Siamo ancora alle basi stiamo lavorando bene ma prima di correre dobbiamo imparare a camminare e per questo un torneo può essere molto utile a livello di confronto. Non abbiamo ancora il nostro reale valore ma abbiamo un bel potenziale. Credo che la base sia mantenere la nostra natura”.
Il primo test ufficiale fuori dall’isola è atteso per questo week end a Genova per un triangolare con girone all’italiana: ad affrontare Spanu e compagni Genova, squadra nel girone dei biancoblu, e Seregno. “Andiamo in Liguria dopo aver disputato due amichevoli con il GSD Porto Torres: domani incontreremo Genova che è nel nostro girone della regular season e Seregno che è una bella squadra. Questo week end ci attende un bel test, avremo modo di scendere in campo con Sejmenovic, che ancora non si è allenato con noi”.
Un innesto quello di Sejmenovic che si annuncia importante: “Izet è un giocatore che ha tanta esperienza e che sotto canestro può davvero dire la sua. Il tipico go to guy nei momenti topici quando la palla scotta”.
Il debutto ufficiale della Dinamo Lab è in programma a inizio dicembre, i ragazzi di coach Raimondi sono stati inseriti nel Girone A: “Ci aspetta un girone duro, abbiamo scelto quello del Nord perché era più facile da un punto di vista degli spostamenti logistici ma che ha molte squadre pericolose. L’obiettivo è la Final Four, anche se non sarà facilissimo, sappiamo che la squadra più pericolosa sarà Padova che ha fatto solo un cambio, inserendo un lungo. Sono convinto che noi riusciremo a lavorare bene con i giocatori che abbiamo. Il mio progetto è lavorare per il futuro, investendo le energie in un progetto più continuo”.
Le sorvegliate speciali di questo campionato però sono numerose: “Ci sono tre squadre, Genova Seregno e Parma, che secondo me possono essere davvero pericolose. Ma credo sinceramente che il nostro più grosso limite possiamo essere solo noi stessi: per adesso che siamo agli inizi facciamo 20’ di buon basket poi abbiamo un po’ di difficoltà, mettiamo la testa giù e perdiamo lucidità. Ma non sono preoccupato”.
Il calendario prevede un inizio tranquillo: “Abbiamo la prima a Bologna e poi il debutto in casa con Torino, avremo due partite per prendere le misure. Affrontiamo alla terza Genova in Liguria ma ho abbastanza idee di come far giocare la squadra. Non ci andremo improvvisati, ovviamente sarà anche il campo a darci le risposte e dettare i nostri assetti”.
Ha le idee molto chiare coach Raimondi e la parola d’ordine per questa stagione è continuità: “Vogliamo centrare la promozione e poi portare avanti quella continuità che non si è avuta negli anni passati per tutta una serie di motivi. Abbiamo puntato su giocatori giovani come Mateusz e Mazvydas che sono bravi e il prossimo anno potrebbero puntare tranquillamente al salto di serie. La base secondo me deve essere composta dallo zoccolo duro dei giocatori sardi che conosce la piazza e ha ovviamente motivazioni extra. A questi si aggiungono gli stranieri che possono essere quel valore in più nei match importanti ma avere delle fondamenta solide fa tutta la differenza”.
Al debutto nei panni di allenatore coach Raimondi sa esattamente che squadra vorrebbe vedere in campo: “Io voglio una squadra che non va in campo e si adegua all’avversario ma che detta il ritmo. La mia è una pallacanestro molto aggressiva, preferisco fare un canestro in più che uno in meno. Vorrei una squadra dinamica, veloce e che faccia molto canestro”.
Sassari, 18 novembre 2017
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna







