
È una vittoria importantissima, fondamentale, un altro tassello per cercare di salire di livello. Battere una squadra in gas reduce da cinque vittorie consecutive è un bel regalo di Natale. La Dinamo mostra ancora diverse facce, quella sofferente del primo tempo difensivo, dove Treviso aggredisce il ferro e mette più volte in difficoltà Sassari, quella del 3° quarto, spettacolare, combattiva, esaltante per le giocate di più protagonisti. Quella che si inceppa dopo aver completamente ribaltato il match, quella fantastica degli ultimi due minuti e mezzo dove azzecca tutte le giocate giuste, trascinata da un leader vero come Justin Bibbins, che si carica la squadra sulle spalle, mette due canestri pazzeschi e realizza la striscia che permette al Banco di acciuffare il successo.
Successo che vale tanto ma che dimostra la durezza del campionato italiano, tante squadre alzano l’asticella, Napoli ha addirittura vinto la prima partita dopo aver fatto in pratica due squadre, ci sono roster davvero consistenti e profondi, la Dinamo prova a resistere, a combattere, la serie A è diventata una giungla dove ogni domenica rischi. Cremona ha la classifica più bugiarda della serie A, avendo buttato negli ultimi secondi almeno quattro partite, che avrebbero fatto clamorosamente la differenza.
L’equilibrio tecnico ed economico sono determinante per rimanere a certi livelli, ha fatto bene il Banco ad aspettare Bibbins, che dimostra di avere qualità e di essere giocatore vero come carattere. Ha investito su italiani che hanno dimostrato di avere potenziale, ancora una volta Giovanni Veronesi è stato preziosissimo, tiratore, difensore, ala forte tattica, un collante pazzesco. Bene i minuti di crescita di Vincini, bene Cappelletti che ha seguito il piano partita, molto bene Bendzius, più centellinato e lucido, benissimo Halilovic, alla sua miglior performance stagionale con 20 punti e 8/8 dal campo. Determinante Fobbs, che anche quando non fa canestro da 3 punti, riesce a cambiare marcia con gli 1vs1, perfetto sui close out, super nell’ultima difesa su Harrison, ma in generale è un ragazzo che ci mette l’anima e ha potenziale., 39 minuti molto consistenti.
La Dinamo deve essere cattiva a rimbalzo e lavorare di squadra, non è un discorso solo di lunghi, se fai lo show sui pick and roll o cambi sui blocchi e ti trovi con i mis match, devi essere aggressivo e sapere di dover combattere su ogni palla vagante.
È questo il crocevia della squadra di Markovic: se gioca insieme, se combatte, se alza il livello difensivo oltre i trenta minuti allora diventa pericolosa e molto competitiva, a sprazzi è molto più vulnerabile. Il terzo quarto e il finale dimostrano che questi ragazzi possono come gruppo vincere, con le proprie armi, sbucciandosi le ginocchia e lavorando su ogni dettaglio.







