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09 May 2017

Sette anni nella massima serie, sette anni vissuti con intensità e competitività, in un percorso di crescita costante. Anche quest’anno la Dinamo Banco di Sardegna ha centrato l’obiettivo playoff: per la settima volta consecutiva e da sempre, da quando è approdata in A, il club di via Nenni correrà per la conquista del titolo. Un obiettivo certamente non scontato che riempie di orgoglio la Dinamo che quest’anno ha già scritto una nuova pagina di storia qualificandosi tra le prime 8 squadre della Basketball Champions League.

La strada dei giganti inizia venerdì, 12 maggio, alle 20:45 al PalaTrento: avversario designato dei quarti di finale è la Dolomiti Energia Trentino di coach Buscaglia. Una serie che si annuncia accesa, con due squadre determinate a staccare il biglietto per il turno successivo.

Playoff Story. Nella prima, storica stagione, in serie A (2010-2011) i sassaresi sorpresero tutti staccando il biglietto per i playoff nell’ultima giornata di regular season, battendo la plurititolata Mens Sana Siena. Avversari dei quarti di finale furono le scarpette rosse allenate da coach Dan Peterson, chiamato alla corte dell’Olimpia a fine stagione: Vanuzzo e compagni espugnarono il Mediolanum Forum in Gara1 con un irreale Mauro Pinton, ma poi dovettero cedere alla corazzata lombarda uscendo a testa alta per 3-1. Nella stagione successiva l’impresa biancoblu si realizzò ai quarti di finale: la Dinamo eliminò le V nere di Bologna con un secco 3-0. Merito di due buzzer beater destinati a restare nella memoria collettiva del popolo biancoblu: in Gara2 il tiro allo scadere di ManDrake Diener fece esplodere un PalaSerradimigni gremito mentre alla Unipol Arena fu il veterano Manuel Vanuzzo, servito da Quinton Hosley, a condannare la Virtus all’eliminazione, con una bomba dall’arco. In semifinale i sassaresi incontrarono la Mens Sana che conquistò il passaggio del turno con un rapido 3-0.

Il 2013 fu invece l’anno della combattuta serie dei quarti al meglio delle 7 con la Pallacanestro Cantù di coach Andrea Trinchieri. Nella memoria collettiva è ancora nitida l’amarezza del tiro di Sacchetti che si spegne sul ferro allo scadere consegnando il biglietto della semifinale ad Aradori e compagni.

Nella stagione 2013/2014 i giganti sfiorarono ancora l’impresa: archiviata la pratica Enel Brindisi con un secco 3-0, la serie della semifinale fu animata dalla rivalità con il blanson dell’Olimpia Milano. La serie si chiuse in Gara6, al PalaSerradimigni, quando uno stratosferico Alessandro Gentile trascinò l’EA7 nella finale che poi decretò il ritorno del tricolore a Milano dopo 18 anni di assenza.

Le gesta dell’anno del triplete sono note a tutti e scritte negli annali della Dinamo Banco di Sardegna: i giganti conquistarono la semifinale battendo l’allora matricola Dolomiti Energia Trento 3-1. In semifinale i giganti affrontarono l’Olimpia Milano: la serie si decise in Gara7 al Forum, con l’incredibile rimbalzo di Rakim Sanders che portò la sfida all’overtime e consegnò per la prima volta nella storia il biglietto della finale scudetto a Sassari. La serie finale con la Grissin Bon Reggio Emilia ha qualcosa di epico: ancora una gara 7 a decidere le sorti del Tricolore, ancora un’isola intera a spingere i biancoblu all’impresa e un primo, storico, scudetto conquistato al PalaBigi nella magica notte del 26 giugno 2015.

Nella passata stagione il clamoroso buzzer beater di Josh Akognon contro Milano, nella sfida dell’ultima giornata della regular season, consegnò agli uomini di Federico Pasquini il passaggio in post season. L’ironia del caso ha voluto che ai quarti di finale i giganti incontrassero la Pallacanestro Reggiana, finalista della precedente stagione insieme ai sardi. I biancorossi si imposero 3-0 staccando il biglietto della semifinale.

Sassari, 09 maggio 2017

Ufficio Stampa

Dinamo Banco di Sardegna