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06 Apr 2016

Una giornata alla fine della regular season, coach Cherchi analizza la stagione da matricole nella massima serie dei guerrieri biancoblu.

Manca una sola giornata alla fine del campionato e in casa DinamoLab è tempo di tirare le somme della prima stagione nella massima serie. Una stagione sicuramente positiva, quella degli uomini di coach Salvatore Cherchi che, con qualche giornata di anticipo, hanno messo in cassaforte la salvezza, garantendosi la partecipazione anche l’anno prossimo nella massima ribalta nazionale. Con 7 vittorie e 9 sconfitte la DinamoLab ha conquistato la sesta piazza della classifica, dietro la Cimberio Varese e davanti a Padova Millennium Basket, il Santo Stefano Banca Marche, Special Bergamo Sport Montello e l’altra matricola del campionato, la Laumas Elettronica Gioco Parma, fanalino di coda. Poco più di un anno fa la DinamoLab conquistava la promozione in serie A, chiudendo imbattuta la stagione 2014/2015: nelle fila biancoblu della squadra della promozione vestiva i panni di giocatore Salvatore Cherchi, oggi coach biancoblu.

Coach a una giornata dalla fine della regular season quali sono i sentimenti?

“Siamo contenti perché abbiamo raggiunto il nostro obiettivo iniziale che era la conquista di una salvezza tranquilla. Ormai è praticamente ufficiale che a retrocedere sarà il Gioco Parma, noi continuiamo a lavorare in vista della sfida dell’ultima giornata in agenda sabato prossimo al PalaSerradimigni contro GSD Porto Torres”.

Che analisi fa della vostra stagione: dopo il filotto di tre vittorie siete stati definiti la sorpresa del campionato. Qual è il bilancio complessivo?

“È stata nel complesso una stagione positiva, trattandosi della prima in A, nonostante molti dei nostri giocatori avessero già esperienze nel campionato. Sicuramente è stata caratterizzata da qualche up&down. Abbiamo fatto un ottimo girone d’andata, il ritorno un po’ meno bene ma l’importante è aver centrato l’obiettivo che ci eravamo prefissati. Come detto tante volte nel corso dell’anno si sono disputati due campionati diversi, uno tra le pretendenti al titolo e uno tra le squadre in lotta per la salvezza. Noi ovviamente facevamo parte del secondo e in quest’ottica abbiamo vinto gli scontri diretti con le squadre della nostra fascia, eccezione fatta per la gara di ritorno con Santo Stefano in casa, match perso allo scadere”.

Oltre al debutto nella massima serie della DinamoLab per lei è stato anche un anno di esordio in panchina…

“Ovviamente ci sono degli ampi margini di miglioramento _afferma ridendo il tecnico sassarese_ sotto certi aspetti mi sento ancora un giocatore ma pian piano sto entrano nella mentalità dell’allenatore. Devo spezzare una lancia in favore dei miei ragazzi che sono stati bravissimi a mettermi nelle condizioni ottimali per fare bene il mio lavoro”.

La stagione non potrebbe chiudersi nel migliore dei modi con il derby in casa contro Porto Torres…

“In questo il calendario ci è stato sicuramente favorevole: sabato prossimo, palla a due alle 17, avremo la possibilità di chiudere questa emozionante prima stagione davanti al nostro pubblico,  nel derby contro l’altra squadra sarda, il Gsd Porto Torres. Ci piacerebbe vedere il Palazzetto pieno, come forse non l’abbiamo visto durante quest’anno. Ci piacerebbe che la passione biancoblu che ogni domenica riscalda il PalaSerradimigni esplodesse anche per i nostri match. Noi lo diciamo sempre, e forse non saremo obiettivi, ma una volta che si scopre il basket in carrozzina è impossibile non appassionarsi”.

Cosa farete all’indomani della fine della regular season?

“Sicuramente inizieremo a pensare alla nuova stagione, con molta serenità e concretezza”.

Quali saranno gli obiettivi per la prossima stagione?

“Sicuramente ci piacerebbe disputare un buon campionato e vedere il Palazzetto pieno. Questo sarebbe davvero un sogno”.

Sassari, 06 aprile 2016

Ufficio Stampa

Dinamo Banco di Sardegna