Ci voleva come il pane, una bella vittoria, una partita giocata bene, solida, con una reazione dal punto di vista difensivo, i 45 punti concessi in tre quarti sono la miglior risposta alle prime due uscite, ma la strada è lunga, le sfide che attendono Sassari sono di primissima fascia. Dal playmaking passa molto dello step che deve fare il Banco per riuscire a competere con certe squadre. Markovic vuole costruire un Bibbins più completo di quello di Nanterre e riuscire ad avere continuità di rendimento da Cappelletti. 

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Arrivano la miglior prestazione stagionale assoluta nel tiro da 2 punti (23/29, la 2^ nella storia della Dinamo in serie A) e quella negli assist (26), segnale della condivisione di palla e del cercare il miglior tiro possibile. Arriva soprattutto un successo netto contro una Napoli in difficoltà e orfana della sua guida Pangos. Ciò non toglie i meriti di Sassari con Markovic che fa delle scelte chiare per modificare il trend delle prime due partite. 

Ricerca del post basso dove Halilovic confeziona una partita da playmaker aggiunto, dalle sue mani escono sempre passaggi e situazioni che creano vantaggio, la sua prestazione è di alto livello, così come quella di Bendzius che sembra passare sottotraccia. Nessuno pensa che a 34 anni ha saltato un intero campionato e ha recuperato da una rottura del tendine d’Achille, tornando ad essere un terminale micidiale, forse ancora più concreto e concentrato che in passato.

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Ottimi segnali arrivano da Sokolowski, non per i punti (9 con 4 tiri), la sua presenza in campo da leader che ascolta e che genera serenità nel gruppo, aiuta i compagni, in certi momenti li guida, lo sfondamento preso su Copeland ad inizio terzo quarto vale un pezzo di successivo break. 

Fobbs è una conferma ancora più importante, il potenziale è enorme, bisogna avere pazienza, un carro armato fisico, difende, ci mette il corpo, vola in campo aperto e ha la capacità di crearsi i tiri dal palleggio o di essere un terminale sugli scarichi. 5° marcatore del campionato, già due volte sopra i 20 punti in 2 partite. Ha sentito tantissimo la finale ad Antalya contro la sua ex Bonn ma è in crescita, lavora duro, ascolta, è un debuttante a certi livelli, ma è pedina fondamentale per il futuro della squadra.

Quando la squadra gira si esalta Renfro, il compagno perfetto, arriva a latitudini cestisticamente inesplorate, cambia su tutti in difesa, ci mette impatto ed energia anche da 4. 

Essenziale rimanere ancorati alla realtà di un campionato molto difficile e di una sfida in coppa già molto impegnativa con l’Anwil (ieri il Bilbao che fa la Fiba ha battuto il Real Madrid). Successivamente tre delle migliori squadre di questo inizio, domenica a Brescia con la squadra di Poeta vicinissima a sbancare il Forum, Trento in casa e poi Tortona fuori.