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markovic veronesi trieste
02 Dec 2024

La Dinamo aveva bisogno di una notte da giganti, una notte in cui si chiudono gli occhi e si respirano le emozioni di un tempo. Emozioni che i ragazzi regalano sul campo combattendo, soffrendo e alzando la qualità del proprio gioco. Lo fanno insieme, da squadra vera. Per la prima volta Markovic trova tanti protagonisti all’interno del match e un quintetto che nell’ultimo quarto butta giù il muro di Trieste, avversario durissimo che non molla mai, che in emergenza per le assenze di Reyes e Brown e la perdita strada facendo di Ross, dimostra la bontà di un roster costruito per i piani alti. Anche Sassari deve reinventarsi senza Udom e Sokolowski, il coach del Banco estrae dal cilindro anche un quintetto da battaglia con Veronesi da 4 tattico. Il bomber bresciano gioca la sua miglior partita in serie A, forse la notte cestistica più bella della sua vita, segna 6 bombe, difende allo strenuo, tiene botta nei mis match e sprigiona una carica pazzesca di cui la Dinamo ha enorme bisogno. Il bagno finale vale l’investitura, Veronesi è entrato stabilmente nei pilastri di questa squadra e non ha nessuna intenzione di tirarsi indietro. 

Il PalaSerradimigni applaude a scena aperta Bibbins, che vive una serata da vero leader, si butta per terra a caccia di ogni pallone, lotta, fa canestro, cerca di mettere in ritmo a turno i propri compagni, la sua faccia, la sua carica sono vitali nel momento più duro. Sassari gioca spesso con due playmaker insieme con Cappelletti che detta i tempi e dà equilibrio, mentre Fobbs si trasforma nel secondo tempo, attaccando il ferro, andando a rimbalzo e mettendo in grossa difficoltà Valentine con la sua fisicità. Ecco che arrivano contributi da tutti, Tambone gioca la sua miglior partita casalinga della stagione, mentre capitan Bendzius è sempre determinante in qualsiasi giocata, un taglio, un rimbalzo, una tripla, dettagli che fanno la differenza come il jolly Renfro. Negli ultimi 10 minuti l’americano è dappertutto, rolla, schiaccia, cambia su tutti i blocchi, in difesa le tocca a tutte, la sua dinamicità e il suo ritmo fanno male a Trieste che alla fine deve alzare bandiera bianca.

Una vittoria non deve esaltare, deve dare coscienza di quello che può fare questa squadra. Le contender sono tante, forti e agguerrite, la Dinamo deve essere al massimo per essere competitiva, non può prescindere dal gruppo e dalla consistenza che ci mette, lo spirito non è mai mancato. Bilbao e Venezia sono squadre di primissimo livello, valgono un esame di maturità. 

Ma se la Dinamo mantiene questa faccia da combattimento anche il pubblico diventa un fattore, l’orgoglio biancoblu aveva già previsto tutto…