
Il popolo biancoblu chiedeva a grande voce di poter tornare ad entusiasmarsi per la squadra, di emozionarsi, di vivere una notte speciale, di vedere i giocatori combattere e di cercare in tutte le maniere di giocare la miglior partita possibile.
La Dinamo ha giocato la sua miglior partita stagionale per continuità, per intensità e per concentrazione.
Ha trasformato il suo grande limite a rimbalzo in un punto di forza, 38-24 con 12 carambole conquistate da Halilovic, alla miglior prestazione in assoluto in maglia Sassari. Non è solo una questione di lunghi ma di battaglia.
Ha trasformato il suo grande limite difensivo, tenendo a 68 punti una squadra di Eurolega come la Virtus Bologna. Ha mosso la palla, ha creato tiri aperti, ha segnato 17 triple pesantissime che hanno fatto la differenza.
Ha trasformato i momenti difficili e di sofferenza nella capacità di resistere e di non prendere break irrecuperabili, ha avuto più protagonisti diversi all’interno del match.
Capitan Bendzius ha trasformato la sua stanchezza in una partita di cuore e qualità, i suoi canestri sono stati chiave come quelli di Brian Fobbs, autentico valore aggiunto in un durissimo confronto fisico.
Per battere Bologna hai bisogno di tutti, del miglior Tambone, capace di incollarsi come un francobollo a Belinelli e di realizzare canestri pesanti, del coraggio di Vincini, bravissimo a tenere il campo e dell’MVP votato dai tifosi, quel folletto che porta il nome di Justin Bibbins, determinante con le triple che hanno deciso la partita. Cappelletti e Veronesi sempre pronti a fare il lavoro sporco.
La copertina finale è tutta per l’abbraccio di coach Bulleri con la squadra, un abbraccio vero, di cuore, la sintesi di una settimana vissuta al massimo in palestra e trasformata sul campo in una prestazione 5 stelle extra lusso.
Serviva una scintilla per accendere il fuoco, adesso bisogna continuare ad alimentarlo, quella maglia speciale nel giorno del Sardinia Day è il simbolo identitario di un’isola che trasforma le difficoltà in opportunità.







