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10 May 2022

KEY PLAYER

Non può entrare nella classifica dell’MVP di regular season, 11 partite non rispecchiano una stagione intera, ma sicuramente Miro Bilan può guadagnarsi l’Award di “Key Player”, ovvero giocatore chiave che ha ulteriormente svoltato il campionato della Dinamo, dopo l’arrivo di Robinson, Kruslin e coach Bucchi.

Quando un giocatore ha la tecnica e la classe di Bilan, ha la capacità di inserirsi al meglio in ogni contesto. Ha dovuto guardare in faccia quello che succedeva tra Russia e Ucraina, andarsene dal Prometey quando era in lotta su tutti i fronti per arrivare in fondo anche in Champions League. Ha scelto di ritornare nella sua “famiglia” sportiva, ovvero la Dinamo.

Lo ha fatto in punta di piedi, innanzitutto presentandosi in grande forma fisica, poi cercando di mettersi a disposizione del gruppo, del coach, senza “condizionare” troppo un sistema di gioco che si stava consolidando.

LE CIFRE

Dopo un paio di partite di “assestamento”, ha iniziato ad avere un impatto pazzesco su Sassari. 3 doppie doppie, 3 volte sopra i 20 punti, 4 volte sopra i 30 di valutazione, 7 vittorie in 11 partite, prestazioni di assoluto livello non solo a livello numerico, ma anche per quello che ha creato per i compagni. In 11 partite di stagione regolare ha prodotto 15.5 punti con quasi il 68% da due, 7.4 rimbalzi con oltre 21 di valutazione media.

LA CHIAVE BILAN

Difendere su Bilan quando è al massimo è davvero difficile, la difesa è sempre costretta a fare una scelta, rimanere 1vs1 rischiando le giocate del centro di Sebenico, andare a raddoppiarlo con il rischio di andare incontro alla sua capacità di passare il pallone (record di 6 assist a Varese), mettersi a zona per limitare le sue giocate oppure “flottare” o comunque collassare l’area per toglierli “luce”.

BATTAGLIA PLAYOFF

Sarà un bellissimo duello perché Bilan si troverà a battaglia con giocatori molti fisici ed esplosivi, molto dinamici come Cobbins, che è cresciuto tantissimo nel corso della stagione, come Burns che può portarti anche lontano dall’area con il suo tiro da 3 punti e non ultimo John Brown III, straordinario protagonista a Brindisi e poi in Eurolega a Kazan dove era diventato un punto fermo della squadra russa.