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27 Apr 2022

È una delle frasi celebri di Nelson Mandela “Siamo padroni del nostro destino, capitani della nostra anima” che si sposa benissimo con il finale di stagione della Dinamo che ha in mano la propria strada playoff, due partite più il recupero per agguantare la post season e farlo con il posizionamento migliore possibile.

Dopo il blitz di Napoli, il Banco deve battere la già retrocessa Cremona per giocarsi tutto poi con la Virtus Bologna nel recupero del 6 maggio e a Varese nel match che conclude la regular season l’8.

Due successi darebbero in pratica la certezza matematica del 6° posto, che in questo momento è in mano a Sassari in solitaria e che vedrebbe Devecchi e compagni affrontare Brescia nei quarti di finale playoff.

Tortona è distante 2 punti, il doppio in realtà visto che i piemontesi hanno il 2-0 negli scontri diretti, mentre Venezia con cui la Dinamo è in vantaggio (1-1 ma differenza canestri a favore) è lontana quattro punti, un’enormità ovviamente a 2 giornate dalla fine, se non fosse che in realtà Sassari deve giocare anche il recupero con i campioni d’Italia, partita proibitiva ma da affrontare partendo 0-0.

Il calendario è interessante perché nella penultima giornata mette di fronte Tortona e Trieste oltre che Pesaro e Venezia, due scontri diretti anche per chi sta dietro al Banco, qualcuno deve perdere a patto che la squadra di Bucchi non si faccia sorprendere.  Gli ultimi 40’ vedono la squadra di Ramondino rendere visita a Brindisi con Venezia che giocherà contro Milano che comunque vada sarà reduce dal quarto di finale di Eurolega con l’Efes. Incroci del destino che vedranno la Dinamo cercare di inserirsi nella miglior posizione possibile, un grande risultato visto che il coach bolognese ha preso in mano la squadra quando era terz’ultima. E voi direte ci sono stati dei cambiamenti, vero, però intanto i risultati comunque devi ottenerli e secondo quasi tutte le squadre hanno investito per cambiare roster anche in maniera pesante, ergo il livello si è assolutamente alzato per tutti.

BIGLIETTI & ORARI

Fatti tutti i calcoli di calendario, rimane l’aspetto più importante che è quello della squadra. La Dinamo in primis ha costruito una propria identità difensiva chiara, capacità di cambiare in corsa, possibilità di usare la zona anche con pressione a tutto campo, avere la possibilità di tenere stabilmente gli avversari sotto gli 80 punti (era stata la promessa di Bucchi), dettaglio assolutamente da non trascurare. L’attacco dipende gioco forza dai creatori di gioco come Robinson e Logan con Gentile che cerca di essere prezioso nei due ruoli, mentre Bilan è fondamentale contro la pressione sul perimetro. Se lui sta bene e viene coinvolto, la mannaia dell’aggressività cala e le soluzioni aumentano. Bendzius è troppo importante offensivamente e con la sua intelligenza cestistica, Sassari non ha molteplici opzioni offensivi, deve sfruttare al meglio le sue caratteristiche e farlo con continuità, parola magica che si costruisce con il tempo, la chimica e il vissuto, cosa che la Dinamo non può avere visto tutti i cambiamenti e le situazioni in corsa, ma che può riuscire a limare al meglio. Le sconfitte con Reggio Emilia, Tortona e Pesaro sono esattamente lo specchio di ciò che Sassari deve migliorare, quello che è capitato anche a Napoli quando il Banco poteva ammazzare il match e non lo ha fatto, rischiando il ribaltone.

Sassari, 27 aprile 2022

Ufficio Comunicazione Dinamo Banco di Sardegna