
Un incontro carico di significati per la delegazione biancoblu che ieri pomeriggio ha visitato la comunità S’aspru
Ieri sera una delegazione della Dinamo Banco di Sardegna ha vissuto un pomeriggio diverso dal solito: Michele Vitali, Marco Spissu, Daniele Magro accompagnati dall’assistant Edoardo Casalone e Viola Frongia, responsabile Fondazione Dinamo, hanno visitato la Comunità S’Aspru. Accolti con entusiasmo dal responsabile della comunità Marco Ladu e dagli operatori che ogni giorno lavorano “sulla collina” i ragazzi hanno scoperto la storia della comunità fondata quasi quarant’anni fa su impulso del vulcanico padre Salvatore Morittu, che ha creato un luogo dove persone affette da dipendenze possono intraprendere un cammino terapeutico di disintossicazione. Un percorso comunitario lungo e difficile in un luogo dove il tempo e lo spazio sembrano essersi fermati, dove l’aria che si respira è pura e il tempo batte a una velocità diversa, lontano dal caos e dalla frenetica quotidianità, dove la liberazione dalle dipendenze -oggi non più circoscritte a tossicodipendenza e alcolismo ma ampliata a problematiche più attuali come la ludopatia- passa attraverso il lavoro della terra, il riappropriarsi della propria coscienza, il ritorno alle attività manuali come metafora di riacquisizione di talenti professionali e spirituali. Una comunità che attualmente ospita poco meno di una trentina di uomini tra i 18 e i 60 anni, nella quale lavorano operatori specializzati come educatori e psicologi insieme a volontari per offrire agli ospiti sostegno e aiuto in tutte le necessità terapeutiche e quotidiane. Dopo aver visitato la casa e gli spazi comunitari, restaurati dai numerosi ospiti che hanno vissuto a S’Aspru nei trentanove anni di attività della comunità, riportando alla luce la struttura originale della villa di donna Annunziata Vivanet, la delegazione si è immersa negli spazi di lavoro: dalla falegnameria all’allevamento, dall’orto che permette ai ragazzi di coltivare e produrre a chilometro zero verdura e frutta, alle cucine dove alcuni sono impegnati a cucinare ogni giorno per i propri compagni di cammino. Ma il momento più suggestivo è stato l’incontro nello spazio della sala principale con tutti i ragazzi della comunità in uno scambio di domande, riflessioni e curiosità con i giganti. Dalle classiche domande ai giocatori sulle difficoltà nel conciliare vita privata e professionismo, al cammino personale degli atleti fino a sviscerare tematiche più profonde come il ruolo dello sport come alternativa a imboccare strade sbagliate. Quasi un’ora di chiacchierata densa di significati, tra persone di età ed esperienze di vita diverse, riunite in un arricchente incontro di scambio e confronto. Prima dei saluti, al termine della chiacchierata, i ragazzi della comunità hanno voluto donare alla delegazione un formaggio, frutto del lavoro di tutto S’Aspru: da chi ha foraggiato le bestie, a chi ha munto il latte fino a chi ha materialmente confezionato il formaggio, sostenuto da tutti quelli che lavorano perché la casa comunitaria sia sempre in funzione e in ordine. In una semplice forma di pecorino, consegnata dal responsabile Marco Ladu all’assistant Edoardo Casalone, è racchiuso il lavoro di una intera comunità di ragazzi e uomini che ogni giorno affrontano tra le difficoltà il cammino di liberazione dalle dipendenze. Al momento dei saluti Michele, Marco, Daniele, Eodardo e Viola hanno posato davanti al cancello della comunità, dove c’è scritto “S’Aspru, terra di incontri”: quello di ieri è stato sicuramente un incontro fuori dall’ordinario per la Dinamo Banco di Sardegna, destinato a restare a lungo nella memoria collettiva del club.
Comunità S’Aspru. Nata nel 1982 la comunità S’Aspru è una struttura socio-sanitaria residenziale finalizzata all’accoglienza e alla riabilitazione di persone con gravi problemi di disagio e in particolare di dipendenza di qualsiasi tipologia. Nell’ambito del sistema socio-sanitario regionale, la Comunità rientra nell’Area dei servizi terapeutico riabilitativi, rivolti a persone che aderiscono a un programma terapeutico e riabilitativo, personalizzato e articolato in interventi di consulenza e supporto psicologico e/o psicoterapia individuale o di gruppo, finalizzati al superamento della dipendenza, al miglioramento della qualità della vita e al pieno reinserimento sociale.
Sassari, 19 ottobre 2019
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna







