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21 Mar 2020

Marcella racconta la prima partita della Dinamo a cui assistito nella palestra del Coni

La mia passione biancoblu è iniziata quasi quaranta anni fa (miiii, che vecchia), quando un giorno mia cugina più grande che giocava a basket e allenava, dato che era abbastanza più grande di me, mi chiese se volessi andare la domenica successiva a vedere la Dinamo.

Erano gli anni a cavallo tra gli ultimi anni del 1970 e i primi del 1980 e io risposi prontamente di sì, non potevo certo farmi scappare una occasione così ghiotta. E così la domenica entrai al Coni e tra una spinta e l'altra riuscimmo a conquistare un posto nella balconata superiore, quella sopra il canestro insieme ad altre duecento persone che mi chiedo ancora come riuscissero a starci e soprattutto come abbiamo fatto noi a non finire al piano di sotto. Ripensandoci ora, quella palestra mi sembrava enorme, così come sembravano migliaia le persone presenti e che erano letteralmente ammassate in ogni dove. 

Oggi in confronto con il Palazzetto è davvero piccolo. Ma seppur piccolo, tra quelle quattro mura risuonavano le grida di incitamento dei tifosi. Il Coni ribolliva di passione, mi ricordo che mia cugina e le amiche urlavano come delle pazze e io da neofita le guardavo un po' allibita, ma poi mi sono fatta contagiare dal loro entusiasmo e ho iniziato anche io a tifare a perdifiato. Da allora non è cambiato nulla e in tutti questi anni credo si possano contare sulle dita delle mani le volte in cui non sono rientrata a casa senza voce. 

Sono andata tantissime volte durante quel campionato a vedere le partite e mi ricordo che allora si giocava contro squadre delle quali non conoscevo neanche l'esistenza come ad esempio le Forze Armate (tonta io che pensavo che una squadra dovesse appartenere necessariamente ad una città), ma ricordo invece tuttora tutti i nomi dei componenti la nostra squadra, nomi e cognomi: Giancarlo Carrabs, Gigi Campani, Gennaro Guarino, Sergio Milia, Peppone Pirisi, Giampaolo Doro, per me che non sono una stanga erano davvero dei Giganti, altissimi!

Tra loro c'era anche un giovane cestista, mio caro amico, che oggigiorno fa il giornalista, e io ero molto fiera di poterlo annoverare tra le mie amicizie (beata gioventù), così come negli anni ‘80 arrivò a giocare con la nostra squadra Giampaolo Mazzoleni che si iscrisse a scuola nel mio istituto e io alla ricreazione mi lucidavo gli occhi.

Tra i ricordi materiali della squadra conservo gelosamente un bel gagliardetto ed una foto della squadra proprio di quel periodo.

Non sono una nostalgica ma devo riconoscere che negli anni, e come ho scritto sopra non sono pochi, il mio entusiasmo quando vado a vedere le partite non è cambiato. Si sono create amicizie con i tifosi vicini di posto, con i tifosi delle squadre avversarie e due anni fa sono entrata a far parte del gruppo Orgoglio Biancoblu che organizza le coreografie. Certo, alle volte si esce con le orecchie basse, alle volte con il sorriso, alle volte con un principio di infarto, ma il divertimento che provo nel seguire la squadra è veramente unico, oggi come allora.

 

Marcella Carboni (Orgoglio Biancoblu)

 

Vuoi raccontare la tua storia biancoblu? Invia il racconto con una foto all’indirizzo mail ufficiostampa@dinamobasket.com, le più belle saranno pubblicate sul nostro sito ufficiale

Sassari, 21 marzo 2020

Ufficio Comunicazione

Dinamo Banco di Sardegna