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20 Mar 2020

Il racconto della trasferta a Brescia del dicembre 2017 in occasione delle 500 partite del capitano Jack Devecchi in maglia Dinamo

Era il 5 novembre quando, dopo una bruciante sconfitta, Marco scrisse su Facebook: “Ok abbiamo perso. Chi viene a Brescia? Ajò la squadra ha bisogno di noi”. 

La trasferta era comoda per tanti motivi: per via del calendario con ponte lungo dell'Immacolata, per l'aspetto turistico -Brescia è una bellissima città da visitare- per una questione sentimentale quale rivedere Brian da avversario, una bellissima emozione con un pizzico di nostalgia e per la possibilità di rivedere gli amici bresciani con cui condividere momenti di sport e di amicizia. 

Purtroppo però gli imprevisti non mancano e il ponte lungo si rivela un ostacolo nel trovare un volo vantaggioso. Così dopo estenuanti ricerche, mille combinazioni e vari incastri, decidiamo di partire da Cagliari con il primo volo del sabato mattina e ritorno la domenica mattina, tutto in 24h. 

Molti iniziano a mollare per la troppa fatica che questa trasferta comporta, c'è chi non trova la motivazione giusta per quello che definisce il viaggio della speranza. MA NOI NO. Noi ci crediamo e facciamo la pazzia: 1,2,3,4 biglietti fatti si parte! Ci siamo. Orgoglio Biancoblu ci sarà, saremo in 4 Marco, Cinzia, Laura e Chiara e siamo convinti di riuscire a battere la Leonessa. 

Ma, non penserete forse che possa esistere una trasferta senza Cofani Aperti? 

E cosi la macchina da guerra si mette in moto. Venerdì pomeriggio partiamo da Sassari direzione Cagliari con tappa a Pattada per consegnare le prelibatezze sarde agli amici di Pattada e Oschiri che partiranno con la nave da Olbia. Arriviamo a Cagliari da Laura alle 21, ma non c'è tempo per rilassarsi, tutti al lavoro sulla coreografia per Jack! Così liberiamo il salotto e giù di strisce rosse, forbici e scotch. La sveglia suona alle 4, abbiamo gli zaini vuoti di vestiti ma carichi di striscioni con l'immancabile "Dinamo Susanna è con te", ma il più importante è il cuore gigante per le 500 partite del nostro capitano. Certo, il cuore più grande è sempre il suo: in campo e fuori. 

Una volta a Brescia, nei parcheggi del PalaGeorge parte Cofani Aperti con bandieroni dei quattro mori bene in vista. Così tra un bicchiere di buon vino, formaggi e pane carasau parte il nostro riscaldamento, coinvolgendo i primi titubanti tifosi bresciani, tutti lì a socializzare, chiacchiere e risate, sassaresi e bresciani, con la straordinaria partecipazione dei ragazzi di Basket dalla media.

Poi, infreddoliti ma carichi, siamo pronti ad affrontare il big match. 

Esponiamo lo striscione "500 Volte Jack, grazie capitano" e il cuore gigante. A questo punto la commozione ci travolge, ci cerchiamo, ci guardiamo e siamo consapevoli di provare tutti le stesse emozioni. 

Partita equilibrata sin dall'inizio e minuti finali vietati ai deboli di cuore, come spesso succede con la Dinamo. Dopo ogni tiro ci guardiamo e pensiamo "dai che ce la facciamo, è dentro", tutto in rigoroso silenzio perché un po’ di scaramanzia non guasta. Partita vinta: questa volta i cinghiali hanno battuto le leonesse. Al fischio finale non ci ricordiamo come, ci ritroviamo sulla balaustra: noi 4 ci abbracciamo forte, saltiamo e urliamo pazzi di gioia. Mentre noi continuiamo a festeggiare e a cantare, i nostri giocatori escono dal campo tra gli applausi della tifoseria di casa: ecco il basket che ci piace. È festa! L'applauso, l'abbraccio, i selfie con i giocatori, i complimenti e i ringraziamenti del capitano a cui consegniamo il "nostro" cuore. 

Dopo il saluto di rito alla squadra, i tifosi di casa non aprono i cofani, ma le porte di una bellissima osteria e ci offrono una cena luculliana a base di pietanze locali. 

Giornata stancante ma meravigliosa. È tardissimo, dobbiamo ritornare a Bergamo e riposare qualche ora prima di riprendere l’aereo per Cagliari e poi la macchina per Sassari. 

Ma la stanchezza è già dimenticata: neanche tornati, noi siamo già pronti per la prossima trasferta. Biglietti fatti sulla fiducia. Perché noi ci crediamo sempre e gruppo che vince non si cambia.

 

Chiara Valenti e Cinzia Cattari (Orgoglio biancoblu)

 

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Sassari, 20 marzo 2020

Ufficio Comunicazione

Dinamo Banco di Sardegna