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24 Mar 2020

Ornella, tifosa sfegatata del capitano Jack Devecchi, ci riporta alla Final Eight di Rimini del 2017

Coppa Italia Febbraio 2017. Ho deciso di partire giovedì pomeriggio perché volevo esserci, avevo un bonus trasferta da riscuotere dato che a gennaio mi ero sentita male proprio al momento di prendere un volo per una trasferta europea. In un pomeriggio ho organizzato tutto, nessun volo a poco prezzo ma quello poco importava, noi dovevamo arrivare a Rimini. Venerdì mattina gli zaini sulle spalle, il cambio per pochi giorni ma soprattutto senza dimenticare il mitico striscione “Vai Jack” che anche a Rimini doveva essere esposto con grandissimo orgoglio. Il primo volo per Milano e da lì treno per Rimini, giusto il tempo di mangiare una vera piadina romagnola e di raggiungere il palazzetto alla Fiera di Rimini. È stato bello vedere le facce di molti trasferisti nel trovarci lì, non avevamo detto niente e doveva essere una sorpresa perfettamente riuscita. Ci si ritrova giusto in tempo per la distribuzione dei biglietti da parte dell’amico Marco Fancellu e poi via ad occupare il settore riservato alla tifoseria Dinamo. Espongo lo striscione per il nostro rituale e Jack come tutte le altre volte mi saluta: ok, ora possiamo iniziare la nostra partita. È stata una gara difficile, la nostra avversaria Avellino era forte ma la Dinamo non era sola, la sua gente era al suo fianco: si combatte su tutti i palloni e finalmente si va in vantaggio. L’ultimo tiro è dei nostri avversari ma questa volta non potevamo perdere. Quando quel pallone non è entrato ricordo solo le urla di tutti noi, gli abbracci, i nostri giocatori pazzi di gioia e soprattutto le lacrime di tutti noi: i pronostici non erano dalla tua parte ma tu non hai mollato e hai vinto! Il tempo di liberare il settore per la partita successiva e via tutti fuori per la nostra super edizione di Cofani aperti on the road. Si aprono i cofani e viene fuori di tutto, coinvolgiamo anche le altre tifoserie, anche quelli della squadra che avevamo appena battuto sul campo, perché anche se avessimo perso noi avremo festeggiato lo stesso: il basket può solo unire la gente e davanti a un bicchiere di vino e un pezzo di formaggio ancora di più. Salutiamo tutti e rientriamo verso l’hotel, bisognava riposare ci aspettava ancora una battaglia per arrivare in finale, sembrava un sogno! Io e mio marito Marco decidiamo prima di andare a dormire di mangiare una pizza, ci fermiamo lì vicino all’hotel entriamo nel locale e veniamo avvolti da un caldo esagerato (è febbraio, ci sta) ci chiedono dove vogliamo sederci e noi, forse ancora presi dall’adrenalina, rispondiamo che fuori va bene, di quella cena ricordo le risate a non finire, due pazzi che in pieno febbraio decidono di festeggiare una vittoria inaspettata con una birra e una pizza che nel frattempo era diventata gelata, all’aperto! Con la felicità di quella vittoria e di una pizza all’aperto si va a dormire, sabato arriva presto c’è ancora una battaglia da vincere. Il giorno della partita lo trascorriamo a visitare la città di Rimini, certo quel mare non è il nostro ma la cittadina è carina. La partita con Brescia è un po’ meno complicata della precedente, arriva un’altra splendida vittoria che ci catapulta direttamente in finale, una finale che fino al giovedì precedente era solo un sogno, uno splendido sogno ma sempre un sogno rimaneva. I festeggiamenti vanno avanti a lungo ma vi devo dire la verità, noi avevamo gli zaini da rifare, con il dispiacere di tutti gli amici vecchi e nuovi -ogni trasferta aggiunge nuove conoscenze con la stessa passione- noi domenica saremmo partiti, la scaramanzia aveva avuto il sopravvento, io e Marco non avevamo mai vinto un trofeo e perciò quella finale, se l’avessimo raggiunta, non era da vedere. Partiamo con il cuore a pezzi per il dispiacere di non esserci ma tu eri in ottime mani, avevi coinvolto la tua gente, molti avevamo deciso di partire dal giovedì e, a prescindere da come sarebbe finita, sarebbero rimasti fino a domenica. C’è chi è salito sul charter per esserci e chi come noi aveva deciso che qualsiasi cosa fosse successa domenica mattina sarebbe andata via: non mi sono mai pentita ma non succederà più! Quella finale sappiamo come è andata ma anche quella volta noi non abbiamo perso, abbiamo vinto e nonostante il dispiacere nei vostri occhi fosse tanto io ero orgogliosa di voi. Il gesto di Jack di volere la squadra accanto per ritirare la coppa mi ha commosso. Io sarò sempre al tuo fianco, sono tua tifosa da sempre e lo sarò sempre, qualsiasi cosa accada! Forza Dinamo e … Vai Jack, il mio idolo!

 

Ornella Branca

 

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Sassari, 24 marzo 2020

Ufficio Comunicazione

Dinamo Banco di Sardegna